“Sono orgoglioso e onorato di essere il sindaco della città di Orvieto e sono disponibile a rifarlo, alla luce di quello che accadrà rispetto agli scenari generali, sulla base di programmi ed alleanze coerenti con il lavoro svolto finora. Nel settembre 2009 le carte del Comune erano messe male, dopo 4 anni possiamo dire di averle in regola”. Cosi il sindaco Toni Concina ieri nel corso della rituale conferenza di fine anno che per forza di cose è diventata più una conferenza di fine mandato.
La candidatura di Concina per la quale il sindaco ha già dato la disponibilità (anche nella lettera inviata ai cittadini durante le feste) è praticamente cosa certa anche se il sindaco ha puntaulizzato che nessuno glielo ha ancora chiesto formalmente e che non c’è ancora un percorso.
Tuttavia, al termine di questi quasi 5 anni di governo, Concina si promuove. Magari non a pieni voti, ma è soddisfatto. “Riteniamo di aver fatto bene – ha detto il sindaco – Abbiamo fronteggiato le criticità note e i tagli degli ultimi tre Governi, rifiutando il ricorso al commissariamento che avrebbe comportato gravissime conseguenze (forse non se ne rende conto il segretario del Pd che lo invoca in queste ore). Da aprile stiamo ragionando sul ripiano pluriennale che è stato da poco deliberato. E’ stata la decisione più corretta che potevamo prendere”.
Di seguito nel dettaglio il bilancio tracciato dal sindaco.
“Probabilmente ripeterò e riassumerò alcuni concetti e alcune considerazioni già esposti e spero che questo non sia considerato un delitto punibile in maniera sarcastica (come a volte mi succede…) o accusandomi di mettere il bavaglio all’informazione!
Purtroppo i fatti sono fatti e anche con la più buona volontà e senza nessun desiderio di essere polemico, i fatti rimangono fatti.
Annus terribilis, anche questo e forse questo più dei precedenti.
Purtroppo, come noto, si sono assommati alle note e antiche criticità e rigidità di bilancio i tagli pesantissimi da parte degli ultimi tre governi centrali, che hanno fatalmente messo in crisi i nostri equilibri.
E sono stati conseguentemente sconvolti anche i tempi dei bilanci, ovviamente non solo a Orvieto ma in innumerevoli comuni d’Italia (come sapete bene, il bilancio preventivo 2013, ripeto preventivo 2013, è stato approvato nel mese di dicembre appena trascorso)”.
“Il ricorso consentito alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale – ha soggiunto – è stata dunque la decisione più corretta che potevamo prendere per rispondere in maniera adeguata e autonoma agli obblighi di legge. Una strada corretta e praticamente obbligatoria.
Ed è già in corso il lavoro della revisione straordinaria dei residui attivi e passivi richiesta dalla legge, anche in vista della redazione del consuntivo 2013 e preventivo 2014.
Vi risparmio le considerazioni sull’alternativa del commissariamento sempre per evitare i sarcasmi di cui sopra. Anche se ieri il segretario cittadino del PD mi ha (come si dice in gergo pallavolistico) alzato una bella palla, affermando con forza che la prima cosa che il PD farebbe in caso di successo elettorale sarebbe quella di chiamare il commissario prefettizio! Cosa che non ho inteso fare nel 2009 per salvaguardare come possibile gli interessi sociali, culturali, occupazionali della città, nonostante forti spinte in questo senso anche all’interno della maggioranza!
Ebbene il segretario cittadino lo farebbe come primo eventuale e speriamo improbabile atto di governo! Senza rendersi conto delle conseguenze devastanti di questa fantastica decisione!
E’ il seguito perverso di tutta una serie di posizioni contrastanti su temi quali:
– transazione RBS
– contenzioso BNL (che sarà discusso l’8 febbraio a Terni)
– gestione diretta dei parcheggi (piuttosto che perpetuare un rapporto non remunerativo per il Comune con ATC o Umbria Mobilità)
– ipotesi del terzo (o addirittura quarto) calanco
– uscita dall’ex Ospedale (con un conseguente cospicuo risparmio per le casse comunali)
– vendita della farmacia comunale
“Piuttosto che fare affermazioni demagogiche sul turismo congressuale o generiche sulla sviluppo territoriale – ha proseguito – noi riteniamo di aver fatto le cose per bene, nonostante le difficoltà obiettive e una opposizione come si vede del tutto inadeguata a contribuire (senza ovviamente dover perdere o rinunciare alla propria identità) ad una partecipazione propositiva all’esame ed alla indicazione di percorsi condivisi. Al contrario, si è preferito costantemente dare voce e sostenere gli interventi di chiunque potesse creare occasioni di polemica e di confusione. Pazienza.
Abbiamo gestito in maniera corretta la fase del post alluvione, in sintonia con le associazioni dei cittadini colpiti e in uno stimolo quotidiano e dialettico con tutti i diversi enti preposti. senza enfatizzare il nostro ruolo ma anzi assistendo con pena a continue esternazioni di chiaro sapore preelettorale.
Una nota di plauso va ai cosiddetti ‘saggi’ ed ai componenti del CDA del Centro Studi. Percorso difficile che speriamo venga coronato da concrete soluzioni.
Piccola parentesi per lanciare un messaggio di pace a chi in maniera superba ritiene di non aver ricevuto ciò che gli spetta e naturalmente mai per sue carenze, piuttosto sempre per colpa degli altri o della vita…
Con questo costante livore sulle facce di petulanti contestatori di professione, un mix di supponenza e di acidità di stomaco…
Non pretendo certo ‘aiutini’ nelle varie circostanze dove si dovrebbe dare l’immagine di una città unita ma almeno sarebbe a volte consigliabile un bel tacere.
E mi riferisco per esempio alle malmostose posizioni nella vicenda Tribunale. Vicenda dolorosa e complicata, nella quale altrove hanno giocato, giocano e vincono il gioco di squadra e l’interesse della comunità. Non è stato così e la nostra battaglia ne ha sofferto.
Un riferimento anche alla legge Delrio sulle Province e gli ordinamenti locali, in vista delle Unioni dei Comuni, della soppressione delle province. Oltre all’ipotesi dell’unico Comune dell’alto Orvietano per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, che si stanno attivando”.
“L’anno giubilare – ha continuato il Sindaco – pur non rappresentando la panacea attesa forse incautamente da tanti, sta dando buoni risultati di attenzione e di presenze: solo Orvieto e ovviamente Assisi stanno incrementando le presenze di turismo in città. La collaborazione con ORP (Opera Romana Pellegrinaggi) comincia a dare i suoi frutti confidiamo non solo momentanei.
Abbiamo ripreso i contatti con la rediviva Arcus (fortunatamente ricapitalizzata dopo un poco geniale recente accantonamento) per riaprire i dossier di competenza ed nostro desiderio completamento il piano superiore della Biblioteca.
In corso la corretta sistemazione di alcune osservazioni al PRG dormienti da secoli. Sistemazione corretta e partecipata dalla città, e il proseguimento delle opere infrastrutturali in corso. Inclusa una realistica gestione del patrimonio immobiliare della città, insieme al Demanio, Anci ed a primarie imprese immobiliari. Sottolineo ‘primarie’ per non dover commentare alcune recenti prese di posizione in favore di imprese che di imprenditorialità corretta avevano ben poco”.
“Solita grande fatica per concludere il programma e il budget della XXI edizione di Umbria Jazz Winter appena terminata – ha affermato ancora il Sindaco -. Un piccolo ma meritato premio, lasciatemelo dire anche per me personalmente. Bella notizia l’aumento percentuale a doppia cifra delle presenze e degli incassi. Per tutto questo un riconoscimento e un grazie va a tutta la struttura Te.Ma, dal Presidente ai vari addetti che si muovono con professionalità ed un impegno unico.
Ringraziamento che estendo a tutto il personale del Comune, perché nonostante le trasformazioni dei servizi e le preoccupazioni diffuse, in un clima dialettico tra Amministrazione e dipendenti e in sintonia con le OO.SS., si sta misurando in prima linea nel riordino della struttura portato avanti dal Segretario Generale D.ssa Perali.
Un ringraziamento particolare va alla Polizia Municipale ed al CSM, specialmente per la gestione dei difficili giorni di UJW. Grazie ad Annalisa Fasanari, vostro riferimento costante. Per farla arrabbiare dico grazie a lei e… a tutti i suoi collaboratori!…”. (Anche noi ringraziamo Annalisa Fasanari n.d.r.)