ORVIETO – E’ ancora abbastanza spoglio lo scacchiere dell’Orvietano in vista delle amministrative 2014. Lo è ad Orvieto, figurarsi nel Comprensorio.
Sulla Rupe, se il sindaco Toni Concina – eletto nel 2009 col sostegno della lista del Pdl, di quella civica di Orvieto libera e con il positivo influsso del voto disgiunto – ha annunciato la sua ricandidatura nella lettera augurale inviata ai cittadini durante le festività, nel centrosinistra la confusione è ancora massima.
Nel Partito democratico, pare si contendano la candidatura l’attuale segretario Andrea Scopetti, il capogruppo in Comune Giuseppe Germani e il consigliere regionale Fausto Galanello. Con opinioni diverse sulle primarie. Che sarebbe meglio scongiurare secondo Scopetti. Indispensabili invece per Germani. C’è poi l’incognita Terzo polo che starebbe dialogando con i “margheriti” del Pd e diversi altri fermenti civici.
Nel Comprensorio la situazione è ancora più ingarbugliata. Si vota in dieci Comuni. Ovunque tranne che a Parrano dove si è votato nel 2012 e a Castel Giorgio dove, dopo il breve commissariamento legato alle dimissioni di Pierluigi Peparello, si è andati alle urne nel 2013.
In almeno cinque di queste dieci amministrazioni si prospetta l’opportunità di un rinnovamento radicale. Non possono affrontare nuovi mandati, infatti, i sindaci di Castel Viscardo, Allerona, Monteleone, Montecchio e San Venanzo. Ma a quattro mesi dal voto certezze ancora non ce ne stanno.
A Castel Viscardo sembra pronta la candidatura per il centrosinistra dell’attuale vicesindaco e consigliere provinciale Daniele Longaroni (Pd). Mentre nel centrodestra sembra sia probabile la candidatura di Nicola Zappitello (Pdl).
Ad Allerona, dove Sel governa da dieci anni con percentuali di consenso bulgare, il Pd ambisce a presentare un proprio candidato. Si vocifera di un non meglio precisato quarantenne renziano. Il centrodestra non è pervenuto.
Anche a Monteleone Pattuglia non potrà più ricandidarsi, così come Lisei a Montecchio e la Valentini a San Venanzo. Per il Comune sul Peglia il Pd avrebbe in serbo da spendere il nome di un’altra donna, il segretario del circolo, Federico Gori dovrebbe invece candidarsi a Montecchio, mentre è buio pesto a Monteleone. Lo scacchiere del centrodestra è per larga parte ancora vacante. Negli altri cinque Comuni, infine, il sindaco uscente è al primo mandato, ma non tutti sono in odore di riconferma. Pare che solo Andrea Ricci a Montegabbione e Maurizio Terzino a Fabro siano seduti “comodi”.