ORVIETO – La crisi si fa sentire e la Fondazione Cro cambia per la prima volta la priorità dei settori di intervento: al primo posto non più l’arte, ma il sostegno allo sviluppo locale al quale viene destinato oltre un milione di euro in tre anni.
E’ la novità più interessante che riguarda il programma pluriennale di attività 2014 – 2016 approvato dal consiglio di indirizzo e presentato ieri ufficialmente dal presidente Vincenzo Fumi e dal segretario Adolfo Ciardiello. Le erogazioni per il prossimo triennio saranno pari a 3,6 milioni di euro ripartiti per il 70,83%, ovvero 2 milioni 550mila euro, nell’ambito dei settori rilevanti – sviluppo locale un milione e 20.000 euro, arte, attività e beni culturali 900.000 euro, istruzione e formazione 630.000 – e per il 29,17%, ovvero un milione e 50.000 euro, nell’ambito dei settori ammessi – salute pubblica 450mila euro, volontariato, filantropia e beneficienza 450mila euro, assistenza agli anziani 150mila euro.
Intanto per il 2014 grazie anche al supporto della Banca Popolare di Bari per il rilancio sociale ed economico del territorio (l’Orvietano esteso anche a Bolsena, Guardea, Alviano e Attigliano) ci sono 500mila euro. Confermato con 165mila euro a ciascuno il sostegno alla stagione teatrale 2013/2014 e alla 21# edizione di Umbria Jazz Winter.
Ma anche il finanziamento al Festival di Pasqua, agli eventi che si terranno in occasione del Giubileo Eucaristico Straordinario, al portale web destinato alla promozione turistica di Orvieto, www.inorvieto.it e al progetto di valorizzazione via Teutonica. Inoltre dopo l’ingente intervento negli anni passati di oltre un milione di euro per l’acquisto della risonanza magnetica aperta, la Fondazione torna a finanziare il progetto, promosso dalla Asl Umbria 2, per il potenziamento ed adeguamento dell’ospedale di Orvieto. Sul piatto la Fondazione mette 300mila euro che verranno utilizzati per l’acquisto di letti operatori, strumentazioni per l’oculistica e la cardiologia. Confermato anche il fondo di sostegno sociale come concreto strumento per consentire ai Comuni del territorio di prestare aiuto alle famiglie, o a persone particolarmente bisognose.
Cambia invece il regolamento a cui è vincolato lo stanziamento dei fondi. La nuova modellistica è disponibile già da oggi sul sito www.
Tutto questo grazie ad una gestione virtuosa e prudenziale come rilevato dall’Acri che, nello studio che conduce annualmente su alcuni indicatori relativi alla gestione economico-patrimoniale e alle erogazioni, per la Fondazione Cro ha certificato una redditività del patrimonio del 4,2% rispetto al 3,6% dell’intero sistema delle Fondazioni bancarie, oltre ad un’incidenza degli oneri di funzionamento sulla media del patrimonio dello 0,72% rispetto all’1,33% delle Fondazioni della stessa dimensioni (medio-piccole) e rispetto allo 0,79% dell’intero sistema delle Fondazioni bancarie.
Infine, da segnalare nel corso dell’ultimo anno due nuovi ingressi nella compagine dei soci della Fondazione Cro: il dottor Massimo Rosmini che per lungo tempo è stato membro del consiglio di indirizzo e l’avvocato Chiara Venturi.