ORVIETO – Entra del vivo la vicenda swap al Comune di Orvieto. Senza troppi clamori il 23 ottobre si è chiuso il procedimento della Corte dei Conti sulla prima tranche dell’inchiesta che contesta un danno erariale milionario a carico dell’ex sindaco Stefano Mocio con i suoi dirigenti e la sua giunta per la rinegoziazione degli swap Rbs nel 2007. La notizia si è appresa soltanto in queste settimane. E mentre c’è attesa per la sentenza (i giudici si sono riservati), la Corte dei Conti informalmente, in udienza, ha già preannunciato una ulteriore citazione per ottobre 2014. Tra meno di un anno prenderà dunque il via secondo processo, quello riferito al supplemento d’indagine chiuso nel 2012 per la transazione conclusa dall’amministrazione Concina su quei derivati.
Alla sbarra gli stessi amministratori, “illesa” invece l’attuale Giunta di cui alcuni osservatori politici sembravano sospettare (auspicare?) il coinvolgimento.
Danno ipotizzato, ulteriori 1,5 mln di euro.
L’iniziale contestazione era di 2.650.000 euro da dividere, secondo vari gradi di responsabilità, tra dirigenti e politici da un lato per i contratti Bnl (2001 – 2002 e dunque riferibili al mandato di Cimicchi) e dall’altro per la rinegoziazione degli swap Rbs intervenuta nel 2007. Il fronte Bnl invece, come noto, è ancora congelato, in attesa che si concluda (con sentenza che dovrà passare in giudicato) il procedimento civile intentato dall’amministrazione Concina. L’udienza che doveva celebrarsi in queste settimane è slittata al 3 febbraio. Per la vicenda Bnl in Corte dei Conti si dice estremamente ottimista l’avvocato Nicola Pepe che insieme all’avvocato Anna Dean difende, tra gli altri, l’ex sindaco Cimicchi. Il legale ribadisce “il corretto operato degli amministratori”.