L’Isuc, Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, in collaborazione con la condotta Slow Food e il Consorzio per la tutela dei vini di Orvieto, presenta il volume Storia regionale della vite e del vino in Italia. Umbria (Perugia, Volumnia 2013), realizzato da Manuel Vaquero Piñeiro, docente di storia economica presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia.
La vicenda conosciuta dalla vitivinicoltura umbra negli ultimi centocinquant’anni esemplifica la più generale modernizzazione della regione; ma per comprendere in profondità questo processo bisogna rifarsi a una storia molto più lunga, che rimonta al mondo antico quando, presso gli etruschi, si diffusero la coltivazione della vite e il consumo di vino e, con i romani, il fenomeno si estese connotando la vita economica delle ville patrizie. E se la fine dell’Impero segnò una battuta d’arresto, prima del Mille, sotto l’impeto colonizzatore delle abbazie benedettine, le superfici vitate ripresero a occupare le terre, avviando una nuova espansione che ebbe ulteriore slancio con lo sviluppo delle città comunali e nel Rinascimento, quando furono redatti i primi trattati agronomici che elogiavano la bontà dei Moscatelli, delle Malvasie e dei Trebbiani umbri.
La presentazione è prevista per martedì 10 dicembre alle 17,00 ad Orvieto presso il museo Emilio Greco in piazza Duomo alla presenza dell’autore. Dopo i saluti del direttore dell’Isuc Alberto Sorbini e Carla Lodi di Slow Food Orvieto, interviene Jacopo Cossater giornalistia e blogger. Presenta il volume Renato Covino dell’Università di Perugia, coordina Enzo Barbi presidente Consorzio per la tutela dei vini di Orvieto.