ORVIETO – Si è aperto martedì davanti al tribunale di Terni il processo contro lo chef Gianfranco Vissani, accusato di evasione fiscale e utilizzazione di fatture per storni incongrui. In aula hanno sfilato i primi quattro testimoni dell’accusa, tra cui i funzionari dell’Agenzia delle Entrate da cui è partita l’indagine.
Secondo la procura sarebbero state addebitate al ristorante Vissani spese destinate in realtà ad altri scopi. Due milioni di euro circa la cifra contestata relativamente alle dichiarazioni dei redditi che vanno dal 2005 al 2007.
La prossima udienza è fissata per il 3 ottobre 2014, un rinvio di oltre 10 mesi dopo il precedente di 6 per un processo sul quale incombe il rischio prescrizione almeno per le somme evase nel 2005 e nel 2006.