ORVIETO – Un anno di ritardi, di rimpalli di responsabilità, di burocrazia. Un anno di rabbia, tra la presa in giro dei risarcimenti e i mancati interventi. A 12 mesi dalla terribile alluvione che la mattina del 12 novembre 2012 ha devastato Orvieto scalo, la triste ricorrenza è avvilente due volte: per il ricordo indelebile della calamità impresso nella memoria collettiva (e in modo particolare di quanti hanno ricevuto danni), e per i pochi interventi realizzati per scongiurare nuove tragedie e per dare sollievo alle imprese danneggiate.
I lavori sono in ritardo, si è provveduto solo a qualche intervento tuttora in corso per spendere le risorse già stanziate prima dell’alluvione in progetti precedenti l’alluvione stesso. Quanto agli interventi relativi al pacchetto da 8 milioni e 200 mila euro, stanno decorrendo dal 23 ottobre i 120 giorni nel corso dei quali i soggetti attuatori dovranno approvare i progetti definitivi o esecutivi e trasmetterli al Commissario delegato per la concessione definitiva del contributo. E le polemichee non mancano perchè il coordinamento, a detta dei comitati e del Comune stesso, è scarso se non del tutto assente.
I risarciementi è meglio non nominarli alle imprese, se non si vuole incorrere in una raffica di improperi. I bandi aperti ad agosto dalla Regione prevedono infatti risarcimenti per i soli macchinari, quando i danni più consistenti sono riferibili invece alle merci. Le imprese extragricole poi sono del tutto escluse al momento da ogni forma di sostegno. Tra queste e le imprese commerciali colpite dalle esondazioni e, sino ad oggi, non interessate o solo in parte minima sovvenzionate rispetto agli ingenti danni subiti, sono stimati danni per 24 milioni di euro.
Non a caso la calamità verrà ricordata oggi con una manifestazione indetta dall’associazione Val di Paglia bene comune che invita a lasciare “code di Paglia” sul ponte dell’Adunata, una sorta di nomination da assegnare a quanti in questa vicenda non hanno fatto abbastanza.
Nel pomeriggio alle 16, invece, è convocata in Comune l’audizione dei tecnici di Regione, Provincia e Consorzio di Bonifica Valdichiana per fare il punto dei lavori fatti e ancora da fare.