ORVIETO – Ore cruciali per il governo cittadino. Per l’intera giornata di ieri il collegio dei revisori dei conti composto dai commercialisti ed esperti contabili Valeriano Morini (presidente), Vittorio Pulcinelli e Maria Antonella Proietti ha lavorato al parere sul preventivo 2013. A tarda sera il verdetto è stato implacabile: “parere non favorevole”. Una novità, in parte attesa quanto temuta, che mette adesso in capo all’amministrazione decisioni cruciali.
L’amministrazione Concina stavolta è davvero ad una svolta. Sebbene il parere non sia vincolante, non sarà facile infatti in queste condizioni trovare una maggioranza, lunedì, pronta a votare il bilancio.
Le opposizioni intanto, indipendentemente dal parere dei revisori, hanno ufficialmente chiesto l’apertura delle procedure di pre – dissesto sulla base di una serie di parametri che il bilancio del Comune di Orvieto avrebbe abbondantemente sforato, tradendo – a giudizio di Pd, Socialisti e Rifondazione – uno stato di “default” finanziario.
L’assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo smentisce però almeno in parte numeri e percentuali forniti dalle opposizioni. A partire dall’indebitamento che non sarebbe esploso a 61 milioni ma che sarebbe sempre di 51 milioni. Né l’assessore ritiene attendibile che i residui si attestino all’80% della spesa corrente (Pizzo si riserva comunque degli approfondimenti), non fosse altro in virtù del fatto che l’amministrazione comunale ha liquidato 7 milioni d euro ai creditori. Pizzo d’altro canto ammette le criticità in merito al deficit, ma assicura al 100% sul fatto che non ci siano debiti fuori bilancio.
Rassicurazioni che arrivavano ieri a metà pomeriggio, ma che ora alla luce della bocciatura del preventivo da parte dell’organismo di revisione contabile appaiono del tutto secondarie. Gli scenari che si aprono adesso sono estremamente incerti.