ORVIETO – Cinque giorni di musica e più di cento concerti per un appuntamento che è ormai una tradizione nel panorama del jazz italiano e non solo. Nonostante la crisi e i tagli, Umbria jazz winter andrà in scena anche quest’anno, meno costosa (attorno ai 700mila euro i budget provvisorio) ma con gli stessi standard qualitativi, assicurano gli organizzatori che ieri mattina al ridotto del teatro Mancinelli hanno presentato la ventunesima edizione del festival in programma ad Orvieto dal 28 dicembre 2013 a 1 gennaio 2014. Ancora una volta a legare i vari tratti distintivi della manifestazione il cartellone proposto dal direttore artistico Carlo Pagnotta. Il risultato è tanta buona musica, a partire dalla mattina e senza soluzione di continuità fino a tarda notte. Protagonista il jazz mainstream rivisitato e reinterpretato in maniera moderna e attuale. Molti i nomi importanti in programma: Christian McBride, contrabbassista di punta del jazz statunitense con gli Inside Straight, due giovani, ma già affermate, come la cantante Cecile McLorin Salvant e la sassofonista Melissa Aldana, i clarinettisti Ken Peplowski, Evan Christopher e Anat Cohen, insieme in un particolarissimo progetto, Joe Locke con Warren Wolf. Di qualità la presenza italiana, con Enrico Rava, Paolo Fresu con Uri Caine, Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso. Serata conclusiva in collaborazione con Musica Jazz e il “Top Jazz 2013”, i migliori musicisti vincitori del referendum indetto annualmente dalla più prestigiosa rivista jazz italiana.
Non mancheranno gli appuntamenti classici. Come tradizione del festival, anche quest’anno ci saranno i Funk off per le due quotidiane esibizioni della marching band per le vie del centro storico. Mentre il gospel, presente tradizionalmente a Ujw, quest’anno sarà rappresentato dalla Singletons Family. Per la prima volta a Orvieto, saranno presentati al pubblico da Bobby Jones.
Il Capodanno invece diventa più magro: un solo cenone, non più due come si era abituati negli ultimi anni (la crisi si fa sentire).
Anche quest’anno, infine, i migliori studenti dei seminari estivi della Berklee Summer School at Umbria Jazz Clinics si esibiranno gratuitamente il primo giorno del Festival. Prima di loro i Pericopes, vincitori del concorso per giovani talenti tenutosi durante l’edizione del quarantennale di Umbria Jazz lo scorso luglio.
Insomma un programma vario e interessante per il quale Pagnotta si è detto molto soddisfatto. “Gli appassionati si divertiranno alla grande” ha assicurato il guru di Uj sottolineando la qualità del cartellone. “Non era mai successo che una radio americana venisse in Italia a registrare una trasmissione” ha fatto notare Pagnotta, riferendosi alla jazz station WBGO che è quest’anno media partner della manifestazione insieme alla rivista Musica jazz. Tanto per ricordare al Ministero che anche quest’anno non è tra i sostenitori del festival che “Con la cultura si mangia” ha polemizzato il direttore artistico del festival. Sul mancato contributo di 35mila euro da parte del Ministero che aveva fatto tanto discutere lo scorso anno è tornato diplomaticamente il sindaco Toni Concina, archiviando il caso dell’edizione 2012 come un “quid pro quo”. “Quest’anno – ha detto – sono in corso ancora trattative, contiamo ancora di ottenere qualcosa. Speriamo – ha concluso – non si tratti dell’ennesima beffa”.