ORVIETO – La Giunta comunale ha approvato lo schema di convenzione per una costruttiva forma di collaborazione tra la Direzione Regionale dell’Umbria dell’Agenzia delle Entrate e il Comune di Orvieto per l’attività di contrasto all’evasione fiscale dei tributi erariali, azione che coinvolge una pluralità di uffici e servizi comunali, tra i quali, in particolare i settori: Tributi, Commercio, Demografico, Urbanistica, Patrimonio, Servizi Sociali e Polizia locale.
La convenzione avrà durata fino al 31 dicembre 2014 e sarà rinnovata tacitamente di anno in anno.
Come è noto, le norme che istituivano obbligatoriamente i Consigli tributari per la realizzazione della partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento sono state abrogate, quindi indipendentemente dall’istituzione di tali strumenti e in attesa di nuovi interventi in materia (normativi e di adeguamento delle procedure), gli uffici devono dare attuazione al processo partecipativo ai fini della realizzazione della partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento.
Tale partecipazione all’accertamento fiscale e contributivo prevista dalle norme vigenti per la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria e dallo statuto dell’Agenzia delle Entrate, si sostanzia principalmente nella trasmissione per via telematica (Siatel) agli uffici dell’Agenzia di segnalazioni qualificate (cioè quelle posizioni soggettive da cui sono rilevati e segnalati atti, fatti e negozi che evidenziano comportamenti evasivi ed elusivi) inerenti gli ambiti di intervento relativi a: Commercio e professioni, Urbanistica e territorio, Proprietà edilizia e Patrimonio immobiliare, Residenze fiscali all’estero, beni indicativi di capacità contributiva.
Le segnalazioni del Comune devono essere riferite a specifici periodi d’imposta e potranno essere utilizzate dall’Agenzia delle Entrate nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione.
Le norme vigenti prevedono che gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, prima dell’emissione degli avvisi di accertamento (cosiddetti sintetici del reddito fondati sulla capacità di spesa del contribuente) inviino ai Comuni di domicilio fiscale dei contribuenti una segnalazione al fine di acquisire entro 60 giorni ogni elemento utile alla determinazione del reddito complessivo del soggetto passivo, eventualmente in possesso dell’Ente locale.
“Si tratta di una proroga della precedente convenzione – spiega l’Assessore al Bilancio Piergiorgio Pizzo – attraverso la quale il Comune, incrociando le proprie banche dati, può più facilmente verificare situazioni di elusione e segnalarle tempestivamente alla Direzione Regionale delle Entrate di Perugia che provvede poi ai dovuti controlli, ad esempio sugli affitti in nero, sulle transazioni immobiliari, ecc. Uno strumento per l’equità sociale quindi, che viaggia sulle evasioni Irpef e che soprattutto consente al Comune di essere più vicino al cittadino permettendo di attuare il principio basilare di ‘pagare tutti per pagare di meno’ per poi realizzare i servizi sul territorio”.
