ORVIETO – Dopo diciassette giorni di detenzione, per il titolare del bar “Clandestino” ieri mattina si sono riaperti i cancelli di via Roma. Il giudice del tribunale del Riesame ha accolto, infatti, la richiesta dei legali del barista arrestato il 19 agosto scorso nell’ambito dell’inchiesta antidroga denominata “Joint 2013” per la quale, insieme a lui, sono finite in manette altre nove persone. Con la scarcerazione, il giudice ha disposto come unica misura quella dell’obbligo di dimora, per cui il trentenne per il momento non potrà spostarsi dal Comune di Orvieto, ovvero quello di residenza.
Per l’eventuale dissequestro del locale di corso Cavour, invece, è atteso il giudizio del Riesame di Terni. L’udienza è fissata per il 17 settembre. I legali però, alla luce della scarcerazione, sembrano intenzionati a riproporre l’istanza con l’obiettivo di ottenere un’udienza prima di quella data. In linea con la tesi difensiva emersa anche dall’interrogatorio di garanzia, gli avvocati Iuri Fucili e Alessandra Guerrini si dicono “assolutamente certi che in sede di giudizio si dimostrerà con evidenza che il nostro assistito non è uno spacciatore”.