ORVIETO- Il capogruppo di PD Germani, del Psi Gialletti e di Rifondazione Stropponi hanno inviato una nota alla Corte dei Conti sulla traballante situazione contabile del Comune di Orvieto. È evidente, secondo i firmatari, la difficoltà dell’Amministrazione Còcina di chiudere il bilancio di previsione del 2013 entro il 30 novembre nel rispetto dei requisiti di legittimità. Qualsiasi eventuale intervento sanzionatorio della Corte potrebbe avvenire soltanto a fine mandato, dati i tempi assurdi stabiliti per l’approvazione del preventivo, o addirittura a mandato scaduto, quindi le conseguenze di questa presunta illegittimità ricadrebbero sul Consiglio comunale che sarà eletto l’anno prossimo.
Insomma, gli scriventi temono di trovarsi a conquistare un Comune che potrebbe essere dichiarato in dissesto per responsabilità dei precedenti amministratori. Neppure il tempo di appoggiarsi sulla poltrona.
La storia, nella sostanza, si ripete.
Nel 2009 Mocio affermava di aver risanato il bilancio, poi Còncina si è trovato nella disgraziata situazione debitoria che ci viene rappresentata da quattro anni. Ora Còncina racconta di aver avviato il risanamento del bilancio, nonostante molti descrivano la storia con altri numeri e altre valutazioni.
Quello che è difficilmente comprensibile ai cittadini, subissati dalle mezze verità dei politici, è il ruolo non decisivo della Corte dei Conti, che, per chi crede nella giustizia, dovrebbe rappresentare il giudice di una condizione indiscutibile, composta da dati oggettivi che vanno bene o no, e che invece manda rimbrotti e minacce da anni mentre i bilanci si continuano a comporre sempre con le medesime modalità.
Di seguito la lettera del centrosinistra alla Corte dei Conti.