ORVIETO – Trentacinque dipendenti e oltre 100 avvocati con le valigie in mano. Ad Orvieto è stata una doccia fredda la bocciatura dei ricorsi contro la riforma della geografia giudiziaria da parte della Corte Costituzionale. Le speranze di salvare il palazzo di Giustizia di piazza Corsica si assottigliano sensibilmente. L’ultima speranza è riposta adesso negli eventuali decreti correttivi che propongono il rinvio, quanto meno di un anno, dell’entrata in vigore dei Decreti legislativi di soppressione. La chiusura del tribunale ad Orvieto comporta il trasferimento di 35 dipendenti amministrativi che si sposteranno nelle nuove sedi di Terni, Viterbo, Perugia o altrove e di un gran numero di avvocati (l’albo di Orvieto ne conta oltre 100), senza considerare l’indotto. E i tempi stringono. Già da diversi mesi infatti i rinvii vengono disposti a Terni per un provvedimento del presidente del tribunale che adesso è impugnato davanti al Tar da ordine dell’avvocatura e Comune di Orvieto.
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