ORVIETO – Furti di rame, la polizia stradale della sottosezione di Orvieto ha recuperato una refurtiva di oltre 40 quintali: 37 bobine rubate probabilmente da un deposito del Ternano che non sarebbe stato ancora localizzato. Gli agenti che hanno recuperato il prezioso oro rosso, oltre che un mezzo rubato, sono a caccia di due uomini ritenuti responsabili del furto che si sono resi uccel di bosco.
L’operazione è scattata poco prima delle 6 di ieri mattina. I poliziotti, nel corso di un posto di blocco, all’incirca all’altezza dello svincolo di Orte, hanno cercato di fermare un furgone Iveco Daily con braccio gru che percorreva la carreggiata nord intimando l’alt. Alla vista dei oliziotti pero il conducente ha momentaneamente rallentato fingendo di fermarsi per poi darsi alla fuga.
Il mezzo, con i due individui a bordo, è stato quindi inseguito per qualche chilometro, fintanto che sentendosi braccati i due hanno abbandonato il furgone, proseguendo la fuga a piedi e dileguandosi nelle campagne circostanti l’A1.
A bordo del furgone Iveco, a sua volta rubato a Civita Castellana (come è successivamente emerso), i due banditi trasportavano un carico di grande valore. Trentasette bobine di rame, del peso ognuna di oltre un quintale, per complessivi 40 quintali abbondanti di prezioso oro rosso.
Gli investigatori hanno motivo di ritenere che il rame provenga da un deposito del Ternano. Certa, invece, la provenienza del mezzo, rubato, come detto, in un’azienda di Civita Castellana. Tutto adesso è finito sotto sequestro.
Sono in corso accertamenti per chiarire la provenienza della refurtiva e continua senza sosta la caccia all’uomo, in tutta la provincia e nel Viterbese.