TERNI – Venti Zone di ripopolamento e cattura su una superficie di 20.000 ettari saranno ancora gestite dalla convenzione tra Provincia di Terni e Atc n. 3 Ternano-Orvietano con l’obiettivo di riprodurre selvaggina autoctona e giungere progressivamente all’abbandono di quella importata. Il Consiglio provinciale ha infatti votato ieri con un solo contrario il rinnovo dell’accordo tra Provincia e Autorità di caccia in virtù del quale proseguirà l’attività di riproduzione di specie stanziali, soprattutto lepri e fagiani.
“Nonostante la situazione di crisi e le forti incertezze sul futuro delle Province – afferma l’assessore alla Caccia Filippo Beco a commento dell’approvazione consiliare – abbiamo voluto con determinazione continuare nella collaborazione con l’Atc n. 3 e, conseguentemente con tutto il mondo venatorio, le associazioni degli agricoltori e quelle ambientaliste per proseguire il progetto di gestione faunistica che finora ha dato risultati positivi. I cacciatori ternani – conclude Beco – hanno dimostrato in questi anni attaccamento al territorio e alle sue tradizioni ed il lavoro di squadra è l’unico modo per mettere insieme le varie professionalità e superare così il gap finanziario che la nostra comunità e le nostre istituzioni stanno subendo”.