“La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, in questi ultimi anni in cui la grave crisi economica sta colpendo in modo particolare il nostro Paese – dichiara Vincenzo Fumi, presidente dell’Ente – sta destinando una maggiore quota di risorse verso i settori d’intervento a maggiore contenuto sociale, con l’obiettivo di attenuare gli effetti negativi della crisi sulle fasce più deboli della popolazione. È in quest’ottica di intervento che l’Ente orvietano ha aderito al progetto, promosso da parte della USL Umbria2, di potenziamento ed adeguamento dell’ospedale di Orvieto“.
L’intervento di potenziamento del Santa Maria della Stella prevede, oltre alle necessarie modifiche organizzative e strutturali, un’importante attività di adeguamento tecnologico della strumentazione, inserendo apparecchiature di moderna concezione, più adeguate agli standard di elevata professionalità delle prestazioni che si intende raggiungere.
I fondi in questa fase verranno utilizzati per l’acquisto di attrezzature per le sale operatorie e per le tecnologie delle attività chirurgiche del presidio ospedaliero. Il contributo della Fondazione si aggiungerà agli investimenti messi a bilancio dalla Usl che ha previsto una riorganizzazione complessiva con il rafforzamento delle potenzialità dell’ospedale.
L’aggiornamento della strumentazione, con la dotazione di attrezzature all’avanguardia, consentirà, infatti, di fornire servizi più qualificati dando modo ai professionisti che operano presso l’Ospedale di fare fronte in maniera efficiente alle esigenze del territorio.
Del resto l’impegno della nuova UslUmbria2 nei confronti delle chirurgie del nostro ospedale non si limita all’ammodernamento delle attrezzature, ma è diretto anche all’ampliamento dell’offerta chirurgica. E’ di questi mesi, infatti, l’attivazione della chirurgia urologica con la presenza a Orvieto, in rapporto alle necessità, del dott. Silvestro Parziani, primario all’ospedale di Foligno; l’iniziativa rientra nel quadro delle interazioni tra i diversi nosocomi e professionisti della Usl, realizzando un sistema a rete dove al centro c’è il paziente e il soddisfacimento dei suoi bisogni.
Dopo l’ingente impegno economico nel 2000 – per oltre Euro 1.000.000,00 – destinato all’acquisto della risonanza magnetica aperta, “i 300mila euro messi a disposizione dalla Fondazione CRO – conclude Sandro Fratini, direttore generale della Usl Umbria 2 – sono un contributo determinante per fornire l’ospedale di Orvieto di strumentazioni di moderna concezione, ma sono anche la dimostrazione di una rinnovata collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e con il suo Presidente, per qualificare i servizi sanitari del territorio e garantire la tutela della salute dei cittadini”.