ORVIETO – Piu di tre pagine fitte per un totale di circa 130 tra imprese, professionisti, cooperative e istituzioni in attesa complessivamente di 11,5 milioni di euro. E’ la lista dei creditori del Comune di Orvieto.
In testa c’è Sao che nei confronti dell’amministrazione comunale vanta un credito di ben 6,2 milioni di euro. Debiti sopra al milione anche nei confronti della sanità. Tra Asl vecchia e nuova, il Comune di Orvieto deve complessivamente 2,7 milioni di euro. Segue subito dopo la cooperativa sociale Quadrifoglio che è creditrice di 492mila euro.
271mila euro sono dovuti invece a Eni (più 20mila a Italgas) e 210 mila al Sii. E non va meglio agli avvocati, in tre – quattro studi, anche cittadini, devono incassare fatture per complessivi 100mila euro circa. E la lista continua con la Regione (177mila euro), il Comune di Fabro (146mila euro) e quello di Castel Viscardo(19.600 euro), la Provincia di Terni (45mila euro), il Crescendo (41mila euro). Ma anche Umbria mobilità (146mila euro), Cosp (23mila euro), il Centro studi (10mila). Addirittura l’amministrazione è debitrice anche verso la Caritas (per oltre 33mila euro).
E poi giù a proseguire con una lunga lista di imprese di costruzioni, forniture e servizi. In tutto 130 soggetti circa, creditori di somme più o meno contenute ma che possono fare la differenza per piccole imprese fino a cifre irrisorie (ma mai corrisposte) pari a qualche centinaio se non decina di euro.
Il Comune di Orvieto, come noto, intende farvi fronte tramite l’anticipazione di liquidità di 7 milioni 187mila euro accordata dalla Cassa Depositi e prestiti dopo la richiesta di una somma corrispondente all’interezza del debito che però non è stata accordata. L’anticipo deve essere restituito, secondo un piano di ammortamento a rate, comprensive di quota capitale e quota interessi, con durata fino ad un massimo di 30 anni. Per questo le ripercussioni delle rate sui bilanci futuri sono motivo di preoccupazione, tanto nell’opposizione quanto nella maggioranza.