Slow Food ha scelto come tema di riflessione per lo Slow Food day lo spreco.
In base alle statistiche, per ogni europeo si producono 840 kg di cibo all’anno, si consumano circa 560, circa 200 sono sprecati prima di arrivare al consumatore (nei campi e nelle aziende di trasformazione), il resto è sprecato dal consumatore stesso.
Fino ad alcuni decenni fa la frase più ricorrente che veniva detta ad un bambino che non voleva mangiare era “mangia pensa ai bambini che muoiono di fame in Africa“, frase che creava un senso di colpa verso i meno fortunati ma che contemporaneamente dava la certezza che dopo aver mangiato il piatto poco desiderato, il bambino in Africa avrebbe continuato ad aver fame.
Slow Food suggerisce una frase più corretta da proporre ai bambini ma sopratutto agli adulti: “mangia meno e meglio“.
I nostri costumi alimentari hanno grandi ripercussioni su chi abita il Sud del mondo, le multinazionali che ci consentono di mangiare le banane o le ciliege tutto l’anno utilizzano le terre fertili dei Paesi poveri, le foreste, i mari, senza che gli abitanti possano godere della ricchezza prodotta.
Possiamo provare a fermare questa grande macchina dello spreco? Possiamo con i nostri comportamenti cercare di incidere sul meccanismo che ha prodotto questa grande ingiustizia?
Possiamo provare a cambiare il nostro modo di acquistare il cibo.
Slow Food propone alcuni piccoli suggerimenti:
- facciamo la lista della spesa, (pensiamo prima di entrare in un negozio o in un supermercato a ciò che ci serve realmente);
- cerchiamo di fare la spesa più spesso comprando quantità inferiori (racconta un’amica “…vado a fare la spesa sempre con una borsa, quando pesa mi fermo e controllo se ho preso il necessario, il carrello non mi pesava e così continuavo a riempire”)
- compriamo possibilmente dai produttori
- preferiamo l’agricoltura sostenibile e di piccola scala
- compriamo meno trasformati e più ingredienti
- impariamo a cucinare con gli avanzi e gli scarti
- compriamo di più quello che troviamo e non quello che vorremmo trovare.
La Condotta di Orvieto, sabato 25 maggio dalle ore 9,30 sarà in piazza della Repubblica insieme agli insegnanti e soprattutto ai bambini che hanno aderito al progetto “Orto in condotta” (Scuola materna di Ciconia, Scuola elementare di Sferracavallo, Scuola elementare di Orvieto centro e Scuola elementare di Porano).
Un progetto educativo di Slow Food, che si sta realizzando grazie alla collaborazione della Provincia di Terni, dell’Associazione genitori, del Circolo anziani di Ciconia, del lavoro degli insegnanti e dei collaboratori scolastici ed il supporto tecnico del Comune di Orvieto. .
I bambini e gli insegnanti presenteranno il “frutto” del loro lavoro sul tema dell’orto.
Attraverso l’orto si impara a conoscere il territorio, i suoi prodotti, le sue ricette, la stagionalità e sopratutto il gusto degli alimenti appena colti.
L’orto è un luogo di incontro tra generazioni, nonni, genitori e figli, è un luogo dove poter ragionare insieme su comportamenti alimentari diversi che ci possono portare a mettere in pratica la frase “mangiare meno e meglio” che è alla base di un progetto di riduzione dello spreco ma sopratutto di una migliore qualità della vita.
La Fiduciaria della Condotta di Orvieto – Carla Lodi