ORVIETO – Scontro in consiglio comunale sul ricorso al decreto “Salva Comuni”. Per Angelo Ranchino (Orvieto libera) è una via obbligata. Che non porta al dissesto, ma che anzi lo evita. L’opposizione ha chiesto al sindaco di evitare in ogni modo di intraprendere questa strada che sembrerebbe già tracciata.
Di seguito la sintesi del dibattito consigliare nell’ambito della discussione della mozione delle minoranze sulla verifica e conseguimento delle linee d’indirizzo del sindaco. Mozione che è stata respinta.
Il capogruppo PD Cons. Giuseppe Germani illustrando la problematica ha ricordato che “questa mozione è stata presentata nel periodo in cui avvenivano una serie di fatti, in particolare i rilievi della Corte Conti all’operato dell’amministrazione comunale e, segnatamente, riguardo la copertura dei debiti accumulati mediante alienazione, ovvero l’invito a procedere con ogni cautela nell’assunzione di nuovo indebitamento. A fronte del continuo stallo nella compagine di maggioranza e dopo le continue dimissioni di assessori che con le loro dichiarazioni mettevano a nudo un clima di assoluta mancanza di omogeneità dell’azione di governo, era in corso inoltre l’avvicendamento dell’Assessore Brugiotti. A fronte di questi fatti abbiamo ritenuto parlarne in sede di Consiglio Comunale per avere indicazioni chiare da parte del Sindaco. Anche perché siamo ad un anno circa dalla conclusione della consiliatura e occorre capire cosa si può fare per mandare a compimento alcune azioni. C’è stata poi l’approvazione del consuntivo 2012 e, alla luce della risoluzione presentata in quell’occasione dal consigliere Ranchino, dobbiamo capire quanto la maggioranza è protesa nella direzione della verifica di alcune azioni come l’avvio della procedure di pre-dissesto come sta accadendo anche in altri comuni d’Italia. Auspichiamo una discussione serena e pacata”.
Nel dibattito, il Sindaco Antonio Concina: “ringrazio Germani per la pacatezza e ragionevolezza con le quali ha esposto la sua mozione, superata dai fatti. Infatti, la famosa lettera di febbraio della Corte Conti è stata oggetto di un dibattito esaustivo ed ha avuto una puntuale risposta da parte dell’amministrazione e dei nostri uffici. La convivenza con i rilievi della Corte dei Conti è quotidiana, difficile e dialettica ma possiamo moderatamente soddisfatti, dei rapporti ancorché critici, che vengono da noi tenuti con la Corte dei Conti. Nella normale gestione della vita politica a tutti i livelli, l’avvicendamento delle figure è normale. Con tutto il rispetto dell’ex assessore da lei nominato preferirei non personalizzare la vicenda che è stata fin troppo personalizzata. Le deleghe che seguiva sono portate avanti in parte da me e per un terzo dell’assessore Lucani che si sta impegnando molto nelle deleghe affidategli. Nei rapporti con la stampa ultimamente passo per un soggetto antidemocratico, iroso, bizzoso. Faccio ammenda qualora i miei comportamenti talvolta non fossero letti come costruttivi”.
“Rispetto all’ultimo anno di attività amministrativa che ci resta e gli intendimenti nelle linee programmatiche che confermo – ha aggiunto – posso dire che all’interno di una crisi lunga e globale che riguarda tutte le istituzioni, i programmi ovviamente tengono tutti conto della penuria di mezzi e che confidiamo nei segni di ripresa. Per i vari comparti, ogni assessorato sta seguendo con gli scarsi mezzi a disposizione le indicazioni che abbiamo. Ambiente siamo presenti sulla tutela di ambiente e paesaggio e con iniziative concordate con altri comuni e con le associazioni ambientaliste, siamo presenti nella gestione del Piano Rifiuti e attendiamo chiarezza da parte di Regione e Ati. Per l’Economia e Finanza siamo vigili su molte cose, dai derivati alla pressione quotidiana per capire come meglio muoverci nella gestione di alcuni tributi che sono ancora nella testa dei governanti e che ci inducono a muoverci con prudenza e attenzione. Anche con l’aiuto della minoranza potremo meglio focalizzare certe tematiche. Temi come la Scuola e il Sociale sono alla nostra attenzione, la questione degli Impianti sportivi è legata anche alla situazione contingente che vive la Provincia, una problematica che si riversa anche su Viabilità e Scuole mostrando tutte le difficoltà che ha questo interlocutore istituzionale. Sulla vicenda del Liceo d’Arte ci sono docce calde e fredde, legate anche alla decisione definitiva della Provincia di dar corso agli accordi consolidati e datati con Regione e Comune. Da parte della Provincia siamo costantemente in attesa di conoscere l’esito di questa vicenda sperando, come è accaduto nell’ultima riunione di sabato, che si possano concretizzare le annunciate nuove schiarite. La Viabilità e gestione delle Strade è un altro tema di disagio per la collettività. Quanto alle Attività turistico-culturali abbiamo assistito a letture critiche della gestione molto trasparente di alcuni problemi pratici legati alla gestione di biglietterie e locali, con la pazienza siamo arrivati a far capire ai nostri interlocutori che non c’erano persecuzioni di nessuna natura ma che il provvedimento va a ricomporre una esigenza avvertita di dare visibilità a tutti i soggetti. Il comparto Cultura vive una situazione molto complicata, già nel 2011 la chiusura dei budget su questo comparto ha cominciato ad avere delle problematicità, la stessa UJW un evento di particolare pregio è vittima delle ristrettezze legate alla congiuntura in cui si dibattono molte aziende che, in tempo di crisi, tagliano sulla comunicazione. Confidiamo sulla bontà delle nostre progettazioni e sul prestigio della nostra città, e sulla possibilità di convincere qualcuno ad ‘adottare la città’ con un impegno di spesa accettabile facendosi partners di eventi per noi molto significativi. Per lo Sviluppo economico c’è qualche segnale nel settore tessile sul quale speriamo nella conclusione positiva. Il Tribunale è un problema molto sentito dalla comunità vasta del territorio penalizzata dalle note vicende per il quale siamo tornati alla carica. Nel campo immobiliare stiamo perseguendo con pazienza e perseveranza la costruzione del programma regionale di valorizzazione di beni immobili che, in un percorso di incontro tra gli interessi pubblici ed alcuni interessi privati, dovrebbe essere benefico per la città”.
Cons. Pierluigi Leoni (PdL): “la promozione di verifiche del conseguimento del conseguimento degli obiettivi programmatici che sono poi le linee di indirizzo del Sindaco, è un diritto/dovere di tutti i consiglieri, soprattutto della minoranza, alla quale consiglio di farlo più spesso. Quindi è un dovere per il Sindaco e la Giunta rispondere puntualmente. Mi preme soffermarmi sui controlli della Corte Conti la quale effettua un ruolo di controllo collaborativo sui conti. Comunica, come deve, le relative richieste di chiarimenti che spesso si equivalgono. La sua attività è quindi una forma di dialogo di tipo costruttivo con gli enti locali. La situazione nazionale è ancora oscura, fluida e ambigua, molto più del periodo di quando è stata presentata la mozione. Lo vedremo tra poco approvando il provvedimento sulla Tares. Infatti è in corso di riforma tutta la disciplina delle tasse comunali”.
Cons. Evasio Gialletti (PSI): “Leoni ha colto le motivazioni della nostra richiesta quella cioè di fare chiarezza su alcuni punti. Il cambio di sei assessori in seno alla Giunta nell’arco di quattro anni non è una cosa normale. Fare il punto della situazione è una esigenza avvertita in tutta la città. Alcune cose dette dal Sindaco le ho comprese, su altre è stato meno chiaro e quindi sono rimaste sospese. Provo a ricordarle: la situazione del Comune è ancora problematica per il bilancio senza una prospettiva di impegni progettuali e di avvio di entrate; sono state fatte delle manovre dolorose che, a fronte delle minori entrate dello Stato, non consentono tuttavia di assicurare entrare comunali diverse (entrate solo formalmente costituite). Quali sono le proposte del Consiglio? Se saremo chiamati a rispondere sulla strategia del Comune per il futuro dovremmo esserne informati. Per me questa è la preoccupazione principale. Quale è allora la strategia, quale tipo di impegno attiviamo? Sappiamo che il Governo dovrà rivedere tutta una serie di provvedimenti e intanto corriamo a prendere decisioni senza avere un minimo di visione strategica. Come uscire dal bilancio ingessato? La questione della caserma è nel fondo ANCI nazionale, si può portare in bilancio o no? Infrastrutture, opere pubbliche, scuole? Sull’alluvione cosa sta accadendo? Riusciamo a dare una mano alle aziende in sofferenza? C’è la questione rifiuti su cui regna confusione: quanto ci costa la Raccolta Differenziata? La Cosp funziona o no? Cosa accade con l’Ati e la Regione? La politica sul turismo e l’agricoltura sono asset che richiedono un minimo sforzo di investimento. Infine c’è la politica del sociale con il taglio del 50% delle risorse e allora quale politica facciamo. La nostra mozione si fonda su questi temi. Sarebbe sbagliato se solo la maggioranza conoscesse quali soluzioni trovare”.
Cons. Carlo Tonelli: “alcuni aspetti possono essere anche condivisibili ma vengono da parti politiche che non hanno la credibilità per farlo. Sono accadute molte cose a livello locale e nazionale e il mio dispiacere profondo è che questo territorio, anestetizzato da partiti che hanno ben poco da dire, ha perduto il senso della protesta e della contestazione civile. Per me il 2012 è stato anno dell’economia, il 2013 deve essere l’anno della politica. Forse la mia presenza da fastidio ma continuerò a fare politica e ad essere presente a modo mio. Va fatta chiarezza perché non fa piacere leggere di ‘tirare fuori carte, misteri e inciuci…’, ma so che la competente commissione sta lavorando e ci informerà. Credo di aver vissuto nella passata consiliatura lo stallo politico amministrativo, prima nella divisione tra DS e Margherita che bloccò i lavori per anni, poi nelle dimissioni Germani, poi la revoca della delega al bilancio all’assessore Frellicca, poi le altre dimissioni di Urbani, Carpinelli e quindi ancora di Stopponi. Allora non c’erano grandi sommovimenti di popolo. Poi c’è la questione nazionale. Nell’ottobre 2010 io ho fatto i miei passi senza rimpianti rinunciando a partito e coalizione nella preoccupazione per gli anni futuri, quindi non accetto critiche da chi, a livello nazionale oggi governa insieme con la destra, penso allora che le preoccupazioni sono altre e puramente elettorali. Io non ho strappato il documento unitario con il PD, ma il PD assumendosi una pesante responsabilità politica pesante verso la città”.
Cons. Angelo Ranchino (Orvieto Libera): “sul significato di quello che abbiamo fatto lo scorso consiglio, vorrei precisare che le norme sono cambiate da un anno a questa parte: la Corte Conti ha poteri nuovi che sono di controllo, indirizzo e sostitutivo degli Enti Locali, può arrivare a cambiare atti e a sanzionare i Comuni. Le relazioni al bilancio consuntivo 2012 ci dicono espressamente di valutare con attenzione il ricorso alla procedura obbligatoria che conduce ad un risanamento pluriennale dei bilanci degli enti locali (non pre-dissesto che è una definizione impropria). Una procedura di salvaguarda del bilancio che evita il dissesto, con il ricorso al fondo di rotazione nazionale che in dieci anni va a ripianare il disavanzo corrente. Da quest’anno non è più possibile ricorrere alle alienazioni quindi si deve ricorrere a forme straordinarie cioè a questo ricorso al rifinanziamento o all’aumento di ricavi. Provvedimento che è a tutela dei consiglieri. Nessuna dietrologia quindi, ma una attività doverosa che il Consiglio doveva mettere in atto, una sollecitazione collegata a formalizzare il preventivo 2013. C’è un prezzo da pagare perché la legge dice che: dobbiamo aumentare le tasse al massimo (ma è già così), coprire integralmente il servizio Tarsu (ci scomoda perché è a copertura per l’83%), trovare delle forme per corrispondere, senza aggravi sul bilancio comunale, i servizi a domanda individuale che non si possono coprire più con i soldi del Comune. La modalità diversa di erogazione di questi servizi era già stata prevista dall’ex Assessore Rosmini (fornitura di asili domiciliari, corresponsione al privato di integrazione ai fini del pagamento del servizio, modalità diverse del servizio scuolabus). Strada che non porta al dissesto anzi la evita. In questi anni abbiamo avuto 2,400 milioni in meno di risorse nazionali. Sugli aspetti programmatici c’è ancora molto da fare per aumentare le entrate del Comune attraverso diverse modalità di erogazione dei servizi sociali, un intervento diretto e forte su mobilità, i parcheggi e accessi al centro storico, una politica di incentivazione economica con le leve tributarie, le politiche territoriali su strade, PRG e grandi vie di comunicazione, una decisa presa di posizione sulla politica congressuale che deve partire immediatamente attraverso dei bandi, una politica per la rivalutazione dell’area Albornoz, una nuova soluzione CSCO che è alle porte con una soluzione pressoché identica a quella che noi proponevamo. C’è poi una crisi idrogeologica grande, quindi invito ad inserire anche la Rupe di Orvieto nello studio sul problema idrogeologico che è già avanzato con forti infiltrazioni nel sottosuolo”.
Cons. Donatella Belcapo (PD): “nell’esercizio dell’opposizione da parte del PD esistono denuncie alla Corte Conti, alla Prefettura e alla Procura rispetto ad inadempienze da parte dell’amministrazione. La maggior parte delle volte queste accuse vengono da parte di persone che hanno preso voti anche da sinistra. I conti del Comune non quadrano e si va probabilmente verso una soluzione di pre-dissesto come io continuo a definirla. Siamo consapevoli che molti sindaci vedono questa come una soluzione ideale, ma in realtà è un fallimento della politica e di quei comuni che l’hanno applicata, una strada però che avrà conseguenze negativa e che finirà per fuori controllo. Perché queste proprietà salvifiche li porteranno incontro ad una serie di responsabilità che limitano anche la quantità di indebitamento a cui gli enti possono accedere, con sindaci che si auto-denunciano con ripercussioni penali, fino a che le risorse stanziate saranno talmente esigue che poche saranno le realtà locali a cui verranno riconosciute. Con controlli semestrali continui e somme da restituire in 10 anni, da un lato c’è un taglio di servizi notevoli, ma anche un aumento esponenziale delle tasse. Il Sindaco è sicuro di voler impegnare i cittadini per i prossimi 10 anni? Io no”.
Cons. Stefano Olimpieri (PdL): “il diritto di iniziativa dei consiglieri è salutare perché porta a confrontarci su temi legati allo sviluppo della nostra comunità. Confesso però che non mi è chiaro cosa questo documento della minoranza voglia significare, perché scopiazza il documento della Corte dei Conti ed arriva ad un dispositivo che non dice nulla. Un documento sfilacciato, richiesto dalla pubblica opinione e dai supporter della minoranza che, da questi, è sollecitata ad andare in Consiglio ponendo problemi. Non mi pare questo il metodo. Parte dell’intervento di Belcapo riprende ampiamente notizie di stampa e certi interventi del segretario del PD. Non si capisce se si parla di una applicazione delle norme modificate negli ultimi mesi delle modalità del bilancio o di invocazione del pre-dissesto. Ricorso peraltro invocato più volte dalla minoranza che oggi invece spera che non ci sia tale eventualità. A livello politico è doveroso che si capisca chiaramente cosa la minoranza vuole fare: restare e continuare l’esperienza di governo, essere commissariati, o cosa altro? Oggi vi aggrappate al non pre-dissesto perché qualunque cosa faccia questa amministrazione dite comunque il contrario. Su questa contrapposizione a prescindere, avete fondato il vostro approccio alle scelte strategiche e tattiche da quattro anni a questa parte. Un documento che non ha nulla di concreto. Dite delle assenze di progettualità del Sindaco ma non si sa quale sono le vostre. Tutti i documenti della Corte Conti degli ultimi 15 anni sono simili perché agisce secondo procedure specifiche. Fino al 2009 il bilancio portava il Comune verso il default finanziario, oggi non è così. Questo organo serve a dare degli input agli enti locali. Oggi i dati di bilancio sono molto più stabilizzati e su questo dovremmo confrontarci, non su documenti privi di senso che non arrivano a provvedimenti concreti”.
Cons. Roberto Meffi ( Gruppo Autonomo): “il terrorismo non serve a nulla. Le cose vanno affrontate con realismo e con molta cautela e prudenza, cosa che l’Amministrazione e il Sindaco stanno facendo. Le pagine di giornale sono inondate dalla parola ‘dissesto’ il che finisce per scoraggiare qualsiasi investitore che volesse investire in questo territorio. Il pre-dissesto è procedura che si applica agli enti che hanno degli squilibri finanziari che sono datati. L’Amministrazione comunale sotto questo aspetto si comporta bene, d’altra parte è utile voler conoscere la prospettiva, le strategie e il modello di sviluppo della città. Se ne parla da anni ma nessuno mai è riuscito a dare una risposta. L’unico vero elemento è stata la legge speciale, ma poi è tornato il silenzio. Quelli che viviamo sono anni problematici. Il Puvat sulla caserma Piave è uno strumento avviato, sui parcheggi è stata fatta una azione politica non di poco conto. In Umbria chiudono dalle 4 alle 5 imprese al giorno, segno che una visione di sviluppo manca alla stessa Regione, d’altra parte il momento è davvero molto difficile. Su alcuni temi abbiano fatto almeno venti consigli comunali specifici ma nulla è riuscito a camminare perché la situazione oggettiva è quella che conosciamo. Non c’è onestà intellettuale se non si ricorda che nella passata amministrazione ci sono stati assessori revocati, altri si sono dimessi. Oggi quindi dovremmo ricordarci di quel periodo storico e delle polemiche nei confronti dell’allora Sindaco Mocio. E’ bene innescare queste discussioni purché siano produttive. Il tavolo di lavoro che il Sindaco aveva lanciato a tutti andrebbe ripreso”.
Cons. Oriano Ricci (PD): “non faccio dietrologie perché non mi interessano. La mozione aveva l’obiettivo preciso di verificare e riprogrammare le linee del Sindaco. Abbiamo una città ferma, immobile. Gli enti locali viaggiano diversamente dalle istituzioni nazionali quindi è giusto sapere quali prospettive ci sono da qui ad un anno, fino alla fine della legislatura. Nella delibera della Corte Conti sono scritte delle cose precise sulla criticità del bilancio del nostro Comune. Noi siamo preoccupati forse più della maggioranza perché i cittadini nel 2009 votarono soprattutto il centrosinistra. La politica del credito non è stata citata ma il Comune deve fare degli sforzi per confrontarsi in primis con la banca orvietana. Stessa cosa sulla politica dell’agricoltura dove ci sono imprenditori che soffrono la situazione attuale. La congressistica è un altro tema da affrontare quanto prima. La questione idrogeologica reclama un’azione che porti su Orvieto dei finanziamenti. Altre città dell’Umbria hanno un passo diverso rispetto ad Orvieto con iniziative e investimenti e, nonostante le difficoltà camminano. Il mio vuol essere uno stimolo”.
Cons. Maria Stopponi (PRC): “la mozione è una bella opportunità non solo come rivendicazione ma a fronte della richiesta di una collaborazione tra le forze politiche per la condivisione di alcune azioni che continuamente, in consiglio, sentiamo riproporre. Le richieste e le affermazioni della mozione cercano di capire l’evoluzione delle linee dell’amministrazione. Le risposte ancora non si vedono in maniera chiara. Sgombero il campo sul cosiddetto pre-dissesto dicendo che come minoranza non abbiamo votato la risoluzione di Ranchino, non perché la condividessimo ma perché ci siamo ritrovati con una mozione di cui non conoscevamo i termini avendone chiare le conseguenze, chissà forse l’avremmo condivisa. C’è una differenza sostanziale fra un commissariamento dichiarato da soggetti esterni che prevede la semplice copertura con delle manovre sulle spalle dei cittadini per poi arrivare a nuove elezioni, e il pre-dissesto che prevede invece un ulteriore indebitamento del Comune e dei cittadini per i dieci anni. A un anno dalla scadenza del mandato l’Amministrazione decide di accollarsi dieci anni di interessi che vanno oltre il periodo di consiliatura. Peraltro, non si conosce il metodo di calcolo degli interessi: non un interesse certo ma una certa somiglianza, credo, con quello degli swap. Spero di sbagliarmi, comunque voterò contro. All’inizio del mandato l’Amministrazione si era posta l’obiettivo del risanamento del bilancio e lo sviluppo economico. Se è vero che è intervenuta una crisi drammatica, tuttavia il risanamento del bilancio è stato realizzato solo con la proposta di vendita di beni e l’aumento delle entrate aumentando le tasse. Progettare significa condividere con la città l’andamento di un percorso: turismo, agricoltura, cultura, conoscenza, industria, ambiente temi su cui tutti si potevano muovere. Non è positivo il proliferare di associazioni, gruppi di pensiero, movimenti se questi si pongono in alternativa a una Amministrazione che non progetta nulla significa che ognuno porta avanti i propri progetti. Nella strategia di comunicazione rivolta ai potenziali investitori occorre comunicare quale è l’obiettivo e/o le convenienze per poter investire in questa città. Su questo siamo indietro rispetto a quattro anni fa”.
Cons. Carlo Sborra (PdL): “siamo alle dolenti note su come far quadrare i bilanci. Cambiano le leggi, per decenni la nostra amministrazione orvietana ha finanziato la spesa corrente ricorrendo all’alienazione di beni. Ora non è più così. Biologa adeguarsi alla legge. Si dovevano diminuire le spese ed aumentare le entrate, ad esempio si doveva gestire direttamente la Funicolare, perché con le convenzioni in atto il Comune pagava e l’ATC prendeva gli utili. Tutte queste convenzioni pregresse tengono il Comune in una situazione di costante difficoltà. I servizi di asilo privati ad esempio sono economicamente più competitivi dei servizi pubblici. L’Amministrazione quindi deve amministrare al meglio le entrate e le uscite”.
Cons. Adriana Bugnini (PD): “il sentimento che accomuna il Consiglio Comunale è la grande preoccupazione che tutti noi nutriamo per la situazione oggettiva e per le sorti del Paese e della nostra città. Ci preoccupa invece l’ostinata posizione della maggioranza. Serve più umiltà di tutti. All’atto dell’insediamento, il Sindaco non aveva ancora preparato le sue linee programmatiche, ma già allora pur avendo perso le elezioni, facemmo un atto di fiducia nei suoi confronti. Dopo vari mesi il Sindaco presentò le sue linee di indirizzo e, nonostante ciò, continuammo a votare alcuni documenti che ritenevano opportuni per il bene della città. Il Sindaco ha avuto ripetuti problemi di tenuta della maggioranza dove molti assessori se ne sono andati in segno di dissenso per il mancato rispetto del programma. Ricordo quanto accadde nella passata consiliatura relativamente agli assetti di Giunta, ma in quell’occasione per solidarietà si dimise il V. Sindaco e l’assessore alla Cultura non per altre motivazioni. Il Patto con Roma previsto nel programma avrebbe dovuto portare grandi cose, ma invece è caduto nel dimenticatoio nonostante le grandi amicizie vantate. La Raccolta Differenziata è a metà, cioè è attuata solo a metà ed esclude le frazioni, molti abitanti del centro storico vanno a smaltire altrove. La cultura è stata azzerata. Quanto al presunto terrorismo sulla comunicazione di cui parla Meffi dico solo che se la maggioranza lo ritiene opportuno può denunciarci per il reato di procurato allarme”.
Pizzo: “se partiamo dal fatto che il disavanzo derivato all’amministrazione Concina e quello odierno sono uguali,dove sono andati allora i soldi di tutti i tagli fatti in questi anni?. Probabilmente il disavanzo era maggiore. L’unica linea programmatica nel 2009 era portare i registri dal Prefetto. Sull’Imu l’indicazione dal Governo centrale è variabile quasi quotidianamente, e il rilancio del turismo non lo possiamo fare solo noi quando andrebbe fatto a livello nazionale. Nel 2011 la Corte Conti ha suggerito di valutare la cosiddetta ‘procedura di pre dissesto’ e in sede di bilancio consuntivo anche i nuovi revisori sono tornati sull’argomento ed è per questo che abbiamo deliberato di valutare tale procedura. Per comprendere meglio la situazione, non c’è nessuna intenzione di andare al dissesto, i nostri atti sono finalizzati esclusivamente alla migliore soluzione possibile per le famiglie e le imprese orvietane. Si dice che vogliamo indebitare le generazioni future andando, eventualmente, a prendere i soldi del fondo rotativo previsto nel caso di ‘pre dissesto’, ma allora quando si accendevano mutui ventennali per investimenti per 55 milioni di euro cosa si faceva? Negli ultimi tre anni abbiamo dovuto rincorrere le politiche dei tagli decisi dai governi che si sono susseguiti. Il contratto ventennale con SAO per la Raccolta lo abbiamo ereditato. la tariffa per il conferimento in discarica è uguale per tutti i comuni, come potevamo agire per una riduzione del costo ai cittadini? L’unica soluzione è stata l’avvio della RD che sta funzionando ma per i motivi detti, i benefici attesi che ci sono per il Comune non si riverberano sulle tariffe perché nel frattempo aumenta il costo del conferimento in discarica. Sulle banche mi limito a dire che non ci riesce lo Stato a far fare una politica espansiva, figuriamoci il Comune di Orvieto, che comunque fa la sua parte e lo dimostra la ‘regia’ sull’intervento di circa 8.000.0000 a favore delle imprese vittime dell’alluvione. infine Agricoltura, la politica sull’agricoltura è appannaggio dell’assessorato all’agricoltura della regione utilizzando i fondi Comunitari, che in Umbria sono stati distribuiti in maniera non equa, privilegiando l’area dell’alto perugino, allora, mi domando, perché i consiglieri regionali del territorio non prendono posizione?”.
Cons. Luciano Cencioni (PdL): “tempo fa ho verificato le tariffe che venivano applicate nella precedente amministrazione comunale che erano alte anche allora. La questione del pre-dissesto non dipende da noi ma dal governo tecnico che ha deciso di mettere in cassa il 20% dei debiti, quindi tutti i comuni dovevano metterli in bilancio il che ha fatto sforare i bilanci di tutti i Comuni. L’unico modo che altri economisti hanno introdotto correndo ai ripari è stato il pre-dissesto, l’unico modo che il governo ha dato ai comuni che non possono agire diversamente per fare i bilanci. Quindi una pratica sbagliata degli economisti che nell’impeto dei tagli hanno utilizzato metodi ben peggiori”.
Cons. Marco Frizza (Gruppo Autonomo): “l’immagine di assessori che vanno o vengono non mi affascina. Sulla passata amministrazione posso dire che gli assessori o si sono dimessi spontaneamente o sono stati invitati a farlo, in ragione del peso delle tessere in seno al PD. In questa discussione quindi è stato inserito tutto e il contrario di tutto. Per l’oggi a preme che il Sindaco rispetti le norme di legge nella scelta dei suoi collaboratori. Vorrei invece sapere se qualcuno sa cosa è accaduto tra sabato pomeriggio/sera sul territorio comunale, mi riferisco a: strade franate, al fosso Carcaione esondato nella zona del centro sociale di Ciconia, a una serie di altri fenomeni preoccupanti. Quindi altro che dissesto, serve un progetto di regimentazione delle acque. Quindi per favore guardiamo ai problemi reali. Non confondiamo poi le realtà territoriali dell’Umbre che hanno numeri diversi di abitanti. Nell’area di Città di Castello stanno chiudendo delle aziende. Orvieto rispetto a Todi è più attrattiva per la vivibilità culturale al punto che invoglia varie persone a recidere nella nostra città. In questi giorni ho verificato quante persone hanno finora prenotato alla segreteria del Giubileo sono state 4.100 persone. Altri si muovono autonomamente. Oggi c’è stata la premiazione de ‘I Gelati d’Italia’ manifestazione che ha avuto riscontri da parte degli organizzatori e che riconoscono alla nostra città una grande attrattiva per le parco manifestazioni che ha. Forse anche noi dovremmo guardare con maggiore obiettività quello che accade nella nostra città”.
Sindaco per replica: “con passione Donatella Belcapo ha detto: il mio Comune mi interessa. Ci interessa. E tutto quello che abbiamo fatto, nel bene e nel male, è stato fatto in maniera trasparente, rigorosa e disponibile. Sono stati quattro anni durissimi con una congiuntura mai vista al mondo. Non cerco giustificazioni per quanto non è stato fatto, né andiamo in giro a farlo pesare. Le lezioni di maturità si danno in altra maniera. Giusto dire che queste sono occasioni di delucidazioni per la minoranza alle quali non mi sottraggono, ma in una situazione così ambigua e liquida come quella che stiamo vivendo a livello nazionale, certamente non possiamo essere noi a dare la soluzione dei problemi. Non abbiamo punti oscuri, se qualcun altro li ha li tirerà fuori! Il bilancio è rigido le poste finanziarie immodificabili come fare altre entrate? Hai voglia a fare strategie quando poi sbatti la faccia contro le realtà. Sul Puvat ogni giorno accade qualcosa. Sull’agricoltura non siamo noi a dettare la politica di territorio, ma ci sono anche altri soggetti che operano in ambito regionale. Opportuna la spiegazione della procedura del pre-dissesto illustrata da Ranchino, una cosa buona da fare senza dietrologie elettorali. Il palazzo dei congressi non è fermo, proprio sabato ho parlato con una grandissima organizzazione congressuale italiana, che mi ha indirizzato e mi farà contattare da una organizzazione di eventi francese che parteciperà a questo nostro dibattito. Siamo presenti con l’Assessore Margottini sul problema del dissesto idrogeologico. Tutte le amministrazioni si prendono in carico oneri e onori delle passate amministrazioni, noi lo abbiamo già fatto noi. Ricci vede una città immobile peccato che chi viene da fuori trovi invece una città molto attrattiva. Al settore urbanistica non succede niente di grave ma quotidianamente avvengono cose ordinarie, soprattutto non c’è dolo alcuno. I contatti con la direzione generale della banca locale sono costanti, d’altra parte la banca ha le sue strategie e tattiche di intervento. Sull’agricoltura mi piacerebbe che il Consorzio Vino di Orvieto fosse più partecipe alla vita della città, sul modello di altri analoghi consorzi. Il Patto con Roma non sta dormendo, presto spero di anticipare tre o quattro iniziative su importanti comparti”.
Replica Germani: “non cadrò nel tentativo di mettere in rissa il consiglio comunale, ma rispondo con dati e fatti. E’ ciclico il ricordo dello strappo di un documento che segna l’attuale consiliatura. Tutte le scelte personali sono rispettabili, ma dopo un pò di tempo devono essere assunte le responsabilità rispetto agli atti che vengono assunti. Lo stesso dicasi per le dimissioni assessorili avvenute nella precedente consiliatura. Dalla discussione odierna abbiano compreso che: 1) il Sindaco su questa mozione è ancora vago né ha presentato nulla, in replica non ha portato ulteriori idee che ci possono tranquillizzare; 2) siamo costantemente sotto verifica della Corte dei Conti e ci siamo preoccupati di chiedere come stanno le cose; 3) per un mese intero sui giornali è stato riportato quello che stava accadendo nel rapporto tra Sindaco e assessori; 4) abbiamo compreso che la maggioranza ha scelto la linea che il consigliere Ranchino ha dato nella risoluzione all’approvazione del consuntivo 2012. Cosa che la città doveva sapere. Noi non siamo d’accordo ma il Sindaco deve mettere in atto in modo chiaro tutte le procedure affinché questa cosa non venga attuata”.
Dichiarazioni di voto Tonelli: “voglio chiarire che io non difendo linee programmatiche perché già in sede di aggiornamento delle linee del Sindaco io non solo non le votati ma ne presentai di mie. Si sappia che io faccio politica di solitudine, voterò contro la mozione, non perché non la condivido in toto, ma perché ritengo che i partiti che la propongono hanno mostrato politicamente atteggiamenti ambivalenti al bene e alle sorti della città. Lo hanno dimostrato con atti amministrativi. Confermo di aver stracciato in maniera figurativa un accordo, nella realtà lo ha fatto il PD. Ci sono atti che lo confermano. Offendendo la linea dei piccoli partiti confermando che quella ipotesi di ‘Orvieto nel futuro’ era una escamotage. In Consiglio io resto al mio posto. La mia preoccupazione non è tanto il pre-dissesto (che non è la linea di tutti) ma che l’azione del governo nazionale PD/PdL sia che la linea per tutte le municipalità sia di natura economica con vincoli decennali per i comuni”.
Gialletti: “tengo a dire al Sindaco che io non ho mai parlato di lati oscuri, che mai mi hanno sfiorato. Dalla stampa si apprende che ci prepariamo ad un pre-dissesto, è questa l’occasione per capire come il Sindaco intende procedere. Se il Patto con Roma procede non possiamo che vedere positivamente questa cosa. Su alcuni temi il Sindaco è stato evasivo. La nostra mozione che verrà bocciata si appella al coinvolgimento anche della minoranza a tutte le scelte”.
Ranchino: “secondo Germani si seguirebbe una mia linea di indirizzo, semmai è del Comune. Fa specie vedere che ancora si discuta circa la possibilità che quello che è stato approvato in consiglio possa essere o non essere attuato. Allo stato della normativa è obbligatorio, il disavanzo di parte corrente non potrà essere coperto da altre alienazioni ma solo con la procedura prevista dal testo unico degli enti locali. Quindi l’appello a soprassedere invocato da Germani, significa nascondersi dietro ad un dito non facendo uso dei poteri amministrativi del testo unico degli enti locali, peraltro suggerita dagli organi di controllo. La doverosa discussione sulle linee del Sindaco è scaduta su un aspetto tecnico che a sua volta prescinde dalle stesse linee di governo. Credo di interpretare il pensiero del Sindaco quando diciamo che la disponibilità della maggioranza a discutere è confermata”.
Meffi: “tendo a rettificare il fatto che Germani non è stato cacciato ma si è dimesso. Sulle richieste di coinvolgimento ricordo alla minoranza che il tavolo di lavoro politico del Sindaco è stato boicottato e la collaborazione in seno alla commissione è restata disattesa. Gli indirizzi del sindaco sono noti, semmai la minoranza doveva portare le proprie proposte agli indirizzi del sindaco. A un anno dal voto quali idee ha la minoranza? Non esiste la linea Ranchino ma quella del realismo, che manca al PD il quale che fugge. Voto contrario”.
Stopponi: “noi discutiamo perché stiamo tra la gente e cerchiamo di costruire delle alternative stando in mezzo ai cittadini che si riuniscono in varie forme. L’intervento del Sindaco è stato un continuo precisare piccoli dettagli mentre il progetto generale continua a non emergere. Auspico che di sua sponte il Sindaco vada ad un aggiornamento delle sue linee. Il QSV è l’unico strumento corrispondente al tavolo istituzionale e vorremo sapere come procedere. Il Sindaco Quindi si faccia promotore di un tentativo di chiarezza sul quadro generale. Votiamo a favore”.
Germani: “la mia perplessità è che gli interventi di due consiglieri importanti, Ranchino e Pizzo, per il ruolo da essi svolto in maggioranza, ci hanno detto cose dissimili, chi è dubbioso chi possibilista. Dal Sindaco volevamo il chiarimento su questa operazione. Sulle linee di indirizzo abbiamo atteso anche troppo nel chiedere conto al Sindaco del suo operato. Tranquillizzo tutti che il PD in questi mesi elaborerà e presenterà un progetto per la città. Così speriamo faccia il Sindaco. Voto favorevole”.
Olimpieri: “la mozione aveva in se degli elementi preordinati ma, pur con un dibattito proficuo, non ha portato da nessuna parte. Sarebbe stato più opportuno presentare cose concrete su fatti concreti. Germani sarà il candidato sindaco del PD per le prossime amministrative. Avremmo preferito proposte precise non dietrologia e un dibattito di basso livello. In base al regolamento sarebbe meglio se la minoranza presentasse questioni concrete sulla Raccolta Differenziata, gli swap o altro. Solo così si eleverà il livello della discussione. Stopponi lamenta sempre la mancanza di un progetto, poteva farlo quando era assessore anziché dimettersi. Contrari”.
Pizzo: “contrario. Tra l’altro la valutazione delle procedura di pre-dissesto non è uscita come il coniglio dal cilindro, come afferma la consigliera Stopponi, ma è scritta nella relazione dei revisori”.