ORVIETO – “La Maestà non è abusiva, con la Soprintendenza rapporti basati sulla massima collaborazione”. Il presidente dell’Opera del Duomo, Francesco Venturi sembra restare abbastanza interdetto di fronte all’attacco del consigliere comunale Evasio Gialletti (Psi).
“E’ vero – ammette Venturi – nel 2012 è scaduta l’ultima proroga, ma ben prima di questa scadenza avevamo già provveduto a far presente alla Soprintendenza che l’Opera del Duomo non era in grado di affrontare l’intervento, sia perché nel frattempo era cambiato il referente presso l’Istituto centrale del restauro, sia perchè non aveva a disposizione, come non ha tuttora, i fondi necessari.
Né dopo questi chiarimenti, abbiamo ricevuto alcun sollecito a rimuoverla”.
Venturi chiarisce anche che la copia, commissionata dalla Fabbriceria orvietana è stata realizzata dall’Istituto centrale del restauro sotto la direzione della Soprintendenza che, riferisce “ad opera conclusa, ha ritenuto fosse stata realizzata a regola d’arte, nel rispetto del progetto approvato e rispondente perfettamente alla funzione per la quale è stata creata.
La Direzione regionale – aggiunge Venturi – ha poi detto che poteva essere migliorata con il ricorso a nuove tecniche”. E l’Opera del Duomo, dal canto suo, avrebbe tutta l’intenzione di farlo, a patto che si trovino i soldi. Pare ci vogliano tra i 50 e i 70mila euro.
Per curiosità del lettore, qui sotto le foto dell’originale e della copia della Maestà con Angeli reggicortina.