ORVIETO – Nuovo fermo produttivo alla Tione di Bardano, i lavoratori chiedono una svolta.
Succede da tre mesi. Ad Orvieto come ad Anguillara si lavora a singhiozzo, a causa di un contenzioso che si sarebbe aperto in coincidenza del passaggio di proprietà.
La nuova proprietà avrebbe dovuto dare nuovo slancio agli stabilimenti, anche grazie all’arrivo di importanti imprenditori del settore. Al contrario però il subentro della nuova compagine societaria sarebbe coinciso con immediati problemi, a partire dall’approvvigionamento delle materie prime.
La Cgil si è quindi attivata, interessando il Prefetto e la Regione per sbloccare la situazione ed ha ottenuto due convocazioni.
“Al tavolo prefettizio i rappresentanti della vecchia proprietà Alberto Cataldi e Mauro De Dominicis e della nuova Luigi Mecozzi sembravano concordare nel dare continuità all’attività produttiva, con l’obiettivo di sciogliere in tempi rapidi i nodi legali che stavano creando l’assurda situazione di stallo – affermano i responsabili della Flai e della Camera del Lavoro di Orvieto, Michele Racanella e Maria Rita Paggio -ma anche in questo caso le parole non hanno trovato rispondenza nei fatti. Dopo un periodo di ripresa produttiva, l’imbottigliamento di Orvieto è nuovamente fermo, e quello di Anguillara si fermerà lunedì prossimo”. Di qui la richiesta del sindacato di un “intervento delle istituzioni per sbloccare” quella che viene definita una “incredibile vicenda, caratterizzata da personalismi e interessi che poco hanno a che fare con l’interesse dei lavoratori”. “Pertanto – concludono Paggio e Racanella – i signori Mecozzi Cataldi e De Dominicis, sono chiamati a dare conto di quanto accaduto, in quanto diretti responsabili di questa incomprensibile situazione”.