di Movimento5Stelle Orvieto
I gruppi del M5s umbro afferenti al meet-up Territori Orvietani prendono nettamente la distanza dal comportamento inqualificabile dei “portavoce” Gallinella e Ciprini, nei quali dichiarano di non aver più alcuna fiducia e che non considerano più loro “portavoce”. Chiedono inoltre a tutti i gruppi e attivisti umbri di esprimere un parere sincero su quanto segue, e di prendere, ove concordassero, pubblicamente le distanze da questo comportamento.
1) Come qualificare chi, compiendo una visita ufficiale e delicata come quella effettuata dai deputati- portavoce Gallinella e Ciprini nel carcere di Orvieto, non avverte, non coinvolge, non considera, non discute, nulla di nulla con gli attivisti e i cittadini che sin dal 2010 si riuniscono attorno al meet-up storico della città di Orvieto, e di numerosi comuni limitrofi, e che ne hanno sostenuta l’elezione, persone che hanno fatto, nei loro territori, la loro campagna elettorale?
E’ forse questo il modo di “condividere” la propria azione parlamentare per l’Umbria con elettori, attivisti e sostenitori del M5s?
2) Come qualificare il fatto di aver invece preferito organizzare la visita nel carcere, facendosi inoltre fotografare in posa da safari, incontrando un’esponente del M5s di Orvieto che da tempo, dopo esser uscito dallo stesso meet-up, agisce a titolo totalmente personale, ed ha fondato un meet-up pro boni sui, costituito sostanzialmente solo da se stesso, mentre altrove utilizza il simbolo a 5 stelle per fini non condivisi?
3) Come qualificare dei “portavoce”, che pur avendo da tempo saputo delle gravi difficoltà incontrate dai sostenitori ed attivisti del M5s del comune di Castel Giorgio per interloquire con la staff nazionale ( un problema di grande importanza generale in tutta Italia) in merito alla presentazione della lista alle imminenti elezioni comunali, non solo non sono stati minimamente in grado di interessare ed interloquire nella loro posizione di parlamentari con lo staff (il che getta una luce sinistra su quanto contino e quanto siano utili questi eletti umbri per l’Umbria), ma che in più per motivi di contrasti personali hanno persino sollevato il dubbio di abusività della lista che gli attivisti di Castel Giorgio hanno deciso, per la totale assenza di contatti ottenuti con lo staff nazionale, di presentare comunque al fine di non gettare alle ortiche il lavoro svolto con grandi sacrifici nell’ultimo anno? Come qualificare l’ignavia totale di essersi nascosti dietro problemi di regolamento (esattamente come i burocrati di ogni tempo e partito) che conoscono tutti ma che evidentemente non esauriscono il problema, quando invece è per risolvere i problemi di volta in volta occorrenti che ha senso essere portavoce eletto in una regione ?