CASTEL GIORGIO – C’è senza dubbio il desiderio di voltare pagina, ma sembra esserci anche il fuoco amico subìto dal Pd nell’elezione alla guida del Comune di Castel Giorgio di Andrea Garbini. Cinquant’anni, imprenditore agricolo, sindaco col 46,24% delle preferenze per complessivi 671 voti, Garbini smentisce questa lettura. Piuttosto la sua elezione è un segnale di “riconoscimento dell’ottimo lavoro fatto all’opposizione. In questi anni – osserva il neo sindaco all’indomani del voto – il gruppo comunale è cresciuto e di pari asso è cresciuto l’apprezzamento dei cittadini. D’altra parte, lo dicono i numeri – osserva Garbini – la sommatoria dei voti di Pd e Sel non avrebbe comunque consentito l’elezione di un candidato di centrosinistra”.
L’impressione è tuttavia che il Pd abbia pagato la mancata candidatura di Claudio Tarmati con uno spostamento a destra dell’elettorato di centro.
Ma per leccarsi le ferite il Pd avrà tempo (e orami un po’ c’è abituato), per Garbini invece c’è c’è da governare il paese. Nel segno del cambiamento, come ha chiesto la gente e come da motto della lista (Cambiamo Castel Giorgio). “Inizieremo dal rilancio delle strutture comunali, a partire dagli impianti sportivi realizzati trent’anni fa dal sindaco Calistri e poi progressivamente abbandonati – illustra il sindaco – E poi ci aspetta il duro compito di sistemare i bilanci cosa che non sarà facile. Il commissario ha già iniziato con l’individuazione tra l’altro di alcuni debiti fuori bilancio”. Nulla ancora di deciso sulla Giunta che verrà nominata, tenendo conto “delle professionalità e delle disponibilità”. Le indiscrezioni vorrebbero Paola Carraro vicesindaco. Voci maliziose poi ipotizzano un assessorato esterno da assegnare a Tarmati, ma probabilmente più a voler “suggerire” una chiave di lettura del voto che altro.
Di certo a sinistra l’amarezza è grande. “Non è certo andata nel migliore dei modi – afferma il candidato del Pd Gabriele Anselmi – ma dentro di me e dentro le persone, quelle sincere, che in questo mese hanno lavorato per il nostro progetto c’è l’orgoglio di averla giocata a viso aperto”. Con lui in consiglio comunale per la minoranza entra solo Andrea Corritore (Sel). “Siamo due persone giovani. Speriamo di condividere percorsi e progetti per costruire una nuova generazione nel centrosinistra” conclude Anselmi.