ORVIETO – Fuori Romiti, dentro Pizzo.
Annunciato da alcune settimane, è stato formalizzato ieri il passaggio delle deleghe al Bilancio del Comune di Orvieto da Maurizio Romiti a Piergiorgio Pizzo.
Il primo ha rassegnato le dimissioni con una lettera al sindaco per motivi “professionali e personali”, il secondo ha assunto le deleghe al Bilancio e al Patrimonio, ma anche quelle al Personale e allo Sviluppo economico.
Romiti si è detto “rammaricato” e il sindaco ha espresso “grande dispiacere”.
Un’avventura inedita quella nella pubblica amministrazione per il manager, nata quattro anni fa in virtù del rapporto di amicizia che lo legava e lo lega tuttora al sindaco Concina e che si è rivelata ben presto una “fregatura” e poi una “sfida” come ha detto lo stesso ex assessore riferendosi ai conti del Comune di Orvieto.
Conti per i quali tuttavia molto sarebbe stato fatto, al punto che Romiti lascia con la convinzione che la consiliatura finirà nel migliore dei modi.
Il manager tuttavia non sparirà completamente dalla scena orvietana, resterà in contatto per il Comune, disponibile a mantenere l’incarico di amministratore unico della Farmacia comunale, a portare avanti i rapporti con la Corte dei Conti e le questioni aperte relative ai derivati.
“Non puntiamo al pre-dissesto. Sarei l’assessore più corto della storia” sono state le prime parole di Pizzo da assessore.
Incarico atteso da tempo (Romiti era entrato in giunta garantendo inizialmente un impegno per soli due anni) e che arriva nel momento probabilmente più drammatico (ottimismo di facciata a parte) per l’amministrazione comunale di Orvieto che, tra mille polemiche e preoccupazioni, sta meditando il ricorso al decreto “Salva Comuni”.