La Giunta regionale dell’Umbria, su iniziativa dell’assessore all’Edilizia scolastica, Carla Casciari, ha stanziato ulteriori 2milioni 500 mila euro per la riduzione del rischio sismico nelle scuole. La cifra servirà a finanziare il programma straordinario in materia a sostegno del quale erano già state destinate lo scorso gennaio 1 milione e mezzo di euro e che così potrà contare su 4 milioni di euro.
“La promozione della qualità e della sicurezza degli edifici scolastici – ha spiegato l’assessore Casciari – è, da sempre, tra gli obiettivi prioritari della Regione che ha triplicato rispetto agli altri anni lo stanziamento per la messa in sicurezza nelle scuole nel bilancio regionale in un momento in cui i vincoli imposti dal Governo in seguito al Patto di stabilità limitano di fatto gli investimenti pubblici”.
“L’aumento delle risorse inoltre, – ha aggiunto Casciari – ha consentito lo scorrimento dell’elenco dei progetti finanziabili portando così a 14 gli enti locali che hanno potuto contare su risorse per finanziare al cento 100 per cento delle spese ammesse, un totale di 18 progetti”.
I Comuni che hanno beneficiato dello scorrimento – dopo i 4 già finanziati di Magione, Vallo di Nera, Città di castello e la provincia di Terni – sono Umbertide (150.000), Castel Viscardo( 99.069,54), Bettona (309.816,76); Lugnano in Teverina( 96.977,51), Porano(272.432,66), Acquasparta (213.370.34) Guardea (346.000); Terni (241.865,99), Montefalco(324.000), Assisi (30.000), Bastia Umbra (150.000), Montegabbione (45.000), Trevi (211.384,44), Otricoli(10.082,76).
“La sicurezza degli istituti scolastici è un tema delicato che interessa le famiglie e gli operatori ha riferito l’assessore – per tale ragione suscita preoccupazione la direttiva firmata dal ministero dell’Istruzione volta ad utilizzare la leva del fondo immobiliare per costruire le scuole. Si tratta di uno strumento finanziario destinato a realizzare le nuove strutture grazie alla valorizzazione degli immobili obsoleti, conferiti dall’Ente locale e quindi dalle Regioni. La direttiva – ha precisato – ha avuto parere negativo da parte delle Regioni, dell’”Anci” e “Upi” perché troppo lenta rispetto alle esigenze immediate delle scuole italiane. Ora ci aspettiamo – conclude Casciari – nuove modalità di collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e gli altri Ministeri competenti, chiedendo certezze relativamente al rifinanziamento del Fondo unico per l’edilizia scolastica per avviare ulteriori interventi su tutto il territorio che, oltre alla sicurezza, garantisca la qualità e la promozione di un utilizzo più ampio delle strutture”.