ORVIETO – Sette milioni e 187mila euro. Tanto si appresta ad incassare il Comune di Orvieto come anticipazione di liquidità nell’ambito del ricorso deliberato dalla Giunta allo “sblocca debiti”, decreto legge in materia di “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali” finalizzato a sbloccare da parte della pubblica amministrazione i pagamenti dei fornitori e quindi dare ossigeno all’economia.
La proposta originaria avanzata alla Cassa Depositi e Prestiti era in realtà di 11,5 milioni.
L’anticipazione servirà, come prevede il decreto, a liquidare la lunga lista dei creditori del Comune.
“Questo decreto – ricorda al riguardo l’assessore al Bilancio Piergiorgio Pizzo – istituisce presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze un ‘Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili’ distinto in tre Sezioni, di cui una appunto finalizzata ad assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli Enti Locali, con una dotazione di 2.000 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014”.
“In tal senso, dopo aver effettuato la ricognizione del debito certo – aggiunge – gli uffici comunali avevano chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti spa spazi finanziari per i pagamenti di debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2012 per un importo di €. 11.500.000,00 da restituire con un piano di ammortamento a rate costanti, comprensive di quota capitale e quota interessi, con durata fino a un massimo di 30 anni. Ciò, al fine di sostenere il pagamento di debiti per i quali è stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il suddetto termine; il tasso di interesse pari al rendimento di mercato dei BPT a 5 anni è stato determinato dalla Cassa Depositi e Prestiti per il 2013, nella misura del 3,302%”.
“Lunedì prossimo – prosegue Pizzo – il Consiglio comunale è chiamato ad approvare il contratto di anticipazione di liquidità per l’importo di 7.187.612,44 euro concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti a fronte della richiesta iniziale del Comune di 11,5 milioni; dando mandato al dirigente del settore finanziario di predisporre tutti gli atti necessari per la sua sottoscrizione e di inserire nel costituendo Bilancio di Previsione 2013 e Pluriennale 2013-2015 le previsioni di entrata e di spesa connesse alla concessione dell’anticipazione. Il pagamento dei creditori del Comune avverrà, come previsto dalla legge, osservando il criterio dell’anzianità delle fatture”.
L’argomento sarà tra i temi più caldi del prossimo Consiglio comunale di lunedì. Quello che preoccupa sono infatti gli interessi sull’anticipazione di liquidità (con scadenza 31 maggio 2042). Il tasso sulla erogazione 2013 sarà in misura del 3,302% nominale annuo, sull’erogazione 2014, invece, maturano interessi in base al tasso di interesse determinato sulla base del rendimento di mercato dei buoni poliennali del Tesoro a 5 anni in corso di emissione. Il tasso sarà reso noto dal Tesoro e pubblicato sul sito internet del Ministero dell’economia e delle finanze entro il 15 gennaio 2014. In pratica verrà applicato un tasso variabile in funzione dello spread. L’opposizione comunale è già in fermento perché gli interessi andranno inevitabilmente a pesare sui bilanci futuri. Si pensa nell’ordine, indicativamente di 300 – 400mila euro all’anno. Una cifra che si andrebbe a sommare agli accantonamenti per gli swap Bnl, appesantendo ulteriormente i conti.