ORVIETO – Torna per il terzo anno consecutivo, dal 23 marzo al 26 maggio, il Festival di Orvieto, frutto della collaborazione tra l’associazione Festival Orvieto musica e cultura, il teatro dell’Opera di Roma e il vicariato di Roma. E torna con un programma ampio e articolato che, al di là del tradizionale concerto del Sabato Santo (30 marzo alle 21 in Duomo), quest’anno affidato a uno dei massimi direttori d’orchestra, Charles Dutoit, prevede l’esecuzione di una rarità assoluta: La Resurressioni, sacra rappresentazione scritta da Marcu di Grandi nel XV secolo a Siracusa.
“Quest’anno il Festival si svolge entro un arco temporale più ampio, che va dalla Pasqua alla Pentecoste”, afferma Francesco Venturi, presidente dell’associazione Festival Orvieto musica e cultura, spiegando che la rassegna ormai ha assunto la connotazione di “un vero e proprio festival, grazie alla collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma”. Una collaborazione possibile “grazie all’idea di fare sistema, diventata una realtà in questi ultimi quattro anni nei quali – sottolinea il sovrintendente della Fondazione, Catello De Martino – regna nel Teatro dell’Opera un clima di cordialità e di squadra fra tutti, che ha reso possibile il superamento delle vecchie difficoltà, consentendoci di arrivare per il terzo anno consecutivo al pareggio di bilancio, nonostante la crisi economica che non dà sicurezza nè sui fondi pubblici nè su quelli privati, con il solo dato concreto degli incassi al botteghino”.
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