ORVIETO – “Not in my back yard” dicono gli inglesi, ovvero non nel mio giardino. E se questo è l’approccio alle rinnovabili non si andrà molto lontano. Parola dell’assessore regionale all’Ambiente Silvano Rometti. “Se pensiamo di sviluppare una energia da fonti rinnovabili a condizione che si faccia da qualche altra parte, non a casa nostra, penso che lo sviluppo di queste fonti sarà molto complicato da portare avanti” ha detto Rometti rispondendo in consiglio regionale all’interrogazione del consigliere Fausto Galanello (Pd) sull’impianto eolico del Peglia per il quale, tra mille polemiche, sono in corso le procedure per il rilascio dell’autorizzazione unica. Non solo, l’assessore ha precisato che “su tutta la regolamentazione che la Regione si è data per quel che riguarda l’installazione e lo sviluppo delle fonti di energia di produzione rinnovabile c’è stata un’ampia partecipazione con i comuni, con l’Anci, che è durata addirittura dei mesi. Rispetto ai criteri localizzativi di questi impianti la Regione ha previsto che i comuni potessero indicare soluzioni localizzative nei propri territori: chi lo ha ritenuto opportuno ha avanzato osservazioni rispetto alla regolamentazione e ha proposto altre aree da escludere rispetto a quelle che aveva individuato la Regione”. Insomma, le amministrazioni si sarebbero svegliate tardi. In ogni caso l’assessore ha anche aggiunto che a breve verrà riaperta la partecipazione in vista del nuovo piano energetico regionale. “Questa è una materia dove la manutenzione normativa è obbligatoria” ha detto Rometti sempre in riposta a Galanello. Il consigliere regionale, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza che i comuni si pronuncino in forma associata per evitare contrasti di interesse. Si ricorderà lo scorso anno il caso della centrale a biogas che doveva essere realizzata al confine tra le municipalità di Montecchio e Guardea e che poi sull’onda della mobilitazione generale venne “archiviata”.
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