ORVIETO – Dal parcheggio di via Roma ai lavori di ristrutturazione del palazzo dei Congressi, passando per i bonus di produttività. Ormai una cosa è chiara: non è una singola questione, piuttosto una serie di grane ad aver reso esplosivi i rapporti all’interno degli uffici comunali del quarto piano. La bufera che sta investendo l’Urbanistica e che è già sfociata nella revoca delle deleghe all’assessore Leonardo Brugiotti non accenna a placarsi e anzi, una nuova “perturbazione”, annunciata come di forte intensità, è prevista proprio per oggi visto che l’ex assessore è deciso a vuotare il sacco in una conferenza stampa.
Tranquillizzanti, invece, come sempre in questi frangenti, le parole di Concina che ieri nella doppia veste di sindaco e di assessore ad interim ha presieduto, insieme al responsabile dell’ufficio programmazione urbanistica (presente in sala anche il dirigente del settore), l’incontro pubblico sul quadro strategico di valorizzazione. Concina non ha potuto fare a meno di accennare alla questione, ma con toni estremamente tranquillizzanti. Anzi, il suo è stato un vero e proprio invito a smorzare i toni. “Non ci sono drammi a tinte fosche in corso – ha esordito – né tantomeno c’è bisogno che si riuniscano direttivi di partito in merito – ha aggiunto il sindaco riferendosi alla segreteria dei Democratici convocata di li a poche ore – Con l’architetto Brugiotti che indegnamente sostituisco, c’era un dissenso che si prolungava da tempo e che è finito con le revoca delle deleghe. Si va avanti, con gli intenti pacificatori di sempre. Se qualcuno vuole fare il nervoso, continui pure”.
Niente di più, Concina ovviamente non fa accenno alle problematiche interne agli uffici, né tanto meno alle indagini della procura. Anche se il clima di veleni e tensioni è palpabile. Non sarà un caso, se l’architetto italo americano Riccardo Caracciolo che il sindaco aveva in mente per ricoprire le deleghe di Brugiotti avrebbe già gentilmente declinato l’invito. Ma chi se la prende la “patata bollente” dell’Urbanistica in una situazione del genere? Per di più, a poco più di un anno dallo scadere del mandato. Proprio per questo, c’è chi consiglia al primo cittadino di ripiegare su un politico, magari proprio su Piergiorgio Pizzo, scrivendo il lieto fine sulle ambizioni da assessore del consigliere dell’Udc.
E a proposito dei consiglieri – assessori (ovvero delle deleghe su materie specifiche affidate a suo tempo da Concina ai consiglieri di maggioranza), ieri mattina le minoranze consiliari sono state ricevute dal prefetto Vittorio Saladino al quale hanno illustrato le presunte anomalie del consiglio comunale di Orvieto: dalle deleghe ai consiglieri alle convocazioni delle assisi e delle commissioni. Di quest’ultimo aspetto si è lamentato recentemente anche il capogruppo di Orvieto libera Angelo Ranchino in merito alle ultime conferenze dei capigruppo convocate a suo dire in assenza dei tempi tecnici necessari. L’avvocato, da tempo intermittente nel suo sostegno a Concina e spesso assente in Comune per motivi lavorativi e non, avrebbe spedito una diffida al presidente del consiglio comunale Marco Frizza. In ogni per tornare al prefetto, Saladino avrebbe assicurato che non mancherà di verificare quanto segnalato. Ed eventualmente di agire di conseguenza. L’appuntamento era fissato da tempo, ben prima degli ultimi accadimenti in Comune, di cui nel corso dell’incontro non si sarebbe fatto cenno.