ORVIETO – Uccise la madre a martellate, Antar Lombardo potrebbe essere scarcerato. Almeno è quanto ha chiesto al gup, Claudio Baglioni, il legale difensore del matricida, Andrea Solini, alla luce della nuova perizia che è stata prodotta per accertare le attuali condizioni psichiatriche dell’uomo. Il quarantenne, già dichiarato incapace di intendere e di volere al momento in cui uccise la madre, Anna Maria Valobra – 68 anni, di Civitella del Lago – non sarebbe pericoloso socialmente. E’ quanto ha accertato la nuova perizia disposta dal gup su richiesta della difesa che adesso forte dei risultati ha formalizzato una richiesta di revoca del regime di opg con l’applicazione di una misura meno afflittiva. Antar Lombardo, presente ieri mattina in udienza, si trova attualmente rinchiuso nel carcere psichiatrico di Secondigliano. Oggi ricorrono due anni esatti dal terribile matricidio che si è consumato in una palazzina di via Paglia, ad Orvieto scalo. Il giudice deciderà nei prossimi giorni, in attesa di celebrare l’udienza conclusiva nel processo per rito abbreviato che è fissata per il 21 maggio. Secondo quanto lui stesso aveva raccontato ai carabinieri di Orvieto, avrebbe colpito la madre, con più martellate in testa, perché era malata e non voleva che soffrisse. O almeno questa era stata la sua versione dei fatti. Anche se poi al cospetto dei risultati dell’autopsia la versione venne completamente a cadere. Alla base del folle gesto ci sarebbe stato un rapporto conflittuale tra madre e figlio, complicato dai vizi e dai problemi fisici dell’uomo.
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