ORVIETO – “Il punto non è dare una mano all’opposizione a sfiduciare Concina, il punto è rendersi conto se ci sia ancora una maggioranza”. Angelo Ranchino (Ol), da tempo battitore libero all’interno del centrodestra risponde così all’appello delle minoranze che sperano di trovare i numeri tra i delusi di Concina per dare la spallata al governo cittadino.
“Tutti gli assessori che si sono dimessi fino ad oggi (e sono sei, ndr), lo hanno fatto per lo stesso motivo. Hanno provato semplicemente, quanto inutilmente, a realizzare i programmi elettorali. Concina – chiede il capogruppo di Orvieto libera – ha dunque intenzione di tornare sui programmi o no? Può la città essere governata da chi non ha ricevuto alcun mandato (l’ormai famoso triumvirato: Pizzo, Frizza e Olimpieri, ndr) e per giunta sulla base di progetti non condivisi?”. “Si intenda bene – prosegue Ranchino – il problema non è chi guida. Il problema è che si portano avanti programmi non condivisi”. Il caso più eclatante – a quanto pare – o forse solo l’ultimo in ordine di tempo, è la riduzione degli abbonamenti dei parcheggi, questione gestita tutta dal Pdl, sulla quale – giura Ranchino – la maggioranza non c’è: “Ci accorgeremo a giugno che è stata una mossa azzardata, perché mancheranno i soldi”. Le altre questioni sono note: il Csco ancora ballerino, la funicolare della quale non si riesce ad assumere la gestione diretta, la “fantasiosa Te.Ma. 2 che ha costretto l’assessore a mettere nel cassetto bandi già pronti che ora bisognerà pur tirare fuori”, avverte Ranchino.
Insomma, l’avvocato è di nuovo sul piede di guerra. Sarà l’ennesimo ultimatum, di quelli ciclici che arrivano ogni sei mesi? Di certo ormai il 2014 è dietro l’angolo e, se dei movimenti in vista del voto, in città, si è perso il conto è anche vero che il tirare a campare perché i tempi non sono maturi è sempre un’arma a doppio taglio.