ORVIETO – Dopo il “no” delle amministrazioni interessate e degli ambientalisti, anche la politica dichiara la propria contrarietà al parco eolico sul monte Peglia, mentre in Provincia va avanti l’iter per l’approvazione. A schierarsi sono i candidati al Senato e alla Camera del Pd – Sandro Corradi, Giampiero Giulietti, Miguel Gotor, Carlo Emanuele Trappolino, Nicoletta Valli e Walter Verini che si rifanno alla posizione dell’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini, ovvero: perché l’eolico possa essere veramente coniugato con la protezione del paesaggio, occorre attendere evoluzioni tecnologiche del settore. Come a dire, insomma, che l’eolico deve ancora migliorare per essere davvero eco compatibile. Cautela, dunque verso l’eolico in generale e, segnatamente, contrarietà per il progetto di 18 pale eoliche da installare sul Peglia (dieci sul versante di San Venanzo, otto sul versante di Parrano) da parte della Innova Wind srl di Napoli.
“I sindaci dell’Alto Orvietano ci hanno segnalato, con una lettera, l’incongruità tra il progetto e i valori paesaggistici della zona – affermano i Democratici – l’impatto visivo e acustico delle pale, la notevole viabilità di servizio, la palese incompatibilità tra questi impianti e le strutture ricettive rurali che hanno scommesso su caratteri ambientali ritenuti inviolabili, investendo risorse e creando economie.
Condividiamo le loro preoccupazioni: est modus in rebus, c’è una misura nelle cose che non ammette alcuna deroga. Specie laddove i caratteri dell’Umbria sono più marcati. Specie laddove sono stati istituiti, allo scopo di tutelare questi elementi di valore, parchi regionali e aree protette”. Sull’argomento si pronuncia anche il Movimento 5 stelle dell’Orvietano che appoggia le iniziative del neonato Comitato di tutela del monte Peglia. “Con stupore, dati i tempi, si constata che anche questa volta si sia passati disinvoltamente sui luoghi, sulle teste e quindi sui destini di persone che vivono questi luoghi da sempre – afferma il portavoce del Movimento, Silvio Lorenzo Torre. Territorio ancora incontaminato quello del monte Peglia, che vedrebbe così sfumare questa prerogativa oggi sempre più rara e quindi fonte di pregio”.
“Così, mentre si fanno sempre più numerose le segnalazioni di tentativi simili in tutta la regione, giungono notizie di numerosi problemi giudiziari legati al mondo dell’eolico” afferma Torre che rivendica il diritto dei territori ad esprimere pareri vincolanti sulla loro gestione, anche e soprattutto quando si parla di risorse energetiche. L’iter della procedura per il rilascio dell’autorizzazione unica da parte della Provincia di Terni intanto va avanti. E’ scaduto il 6 febbraio il termine per la presentazione di eventuali osservazioni. Tra gli altri le ha presentate anche il Comune di San Venanzo che ha fatto proprie le “preoccupazione della cittadinanza” e, sostanzialmente per ragioni di impatto ambientale, ha espresso un parere “assolutamente contrario” arrivando anche diffidare la Provincia di Terni dal rilascio delle autorizzazioni relative.