ORVIETO – MManifatture, è iniziato lo smembramento dei macchinari. Tutte le macchine per il cucito della ex Sphera stanno prendendo il volo verso il Veneto. E’ infatti un’azienda tessile di quella zona ad essersi aggiudicata i macchinari messi all’asta in questi giorni dal giudice fallimentare del tribunale di Orvieto. Nessuna offerta invece è pervenuta per le altre due linee, quelle del taglio e dello stiro. Al momento non è stata ancora fissata una nuova asta. Il segnale non è certo positivo per le trenta operaie a casa senza stipendio (e ora anche senza cassa integrazione) dalla primavera scorsa. Dopo un anno circa, le prospettive di ripresa del sito produttivo di Bardano si sono progressivamente diluite, con la chiave di volta negativa che è stata raggiunta i primi di dicembre con la cessazione di attività anche del ramo aziendale di Perugia. Ora lo spacchettamento dei macchinari di Bardano allontana ancora di più, almeno apparentemente, una prospettiva di ripartenza. I sindacati, alla vigilia dell’asta, avevano rivolto un appello perché il mondo imprenditoriale battesse un colpo, come segnale di speranza per una ripresa del settore. Intanto le lavoratrici, dopo la beffa della cassa ordinaria rifiutata, restano appese alle varie richieste in corso per l’attivazione degli ammortizzatori sociali. Anzi, mentre a metà mese è stato sottoscritto l’accordo per la richiesta della cassa straordinaria che è stata formalmente inviata Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per la richiesta di cassa in deroga che dovrebbe andare a coprire i mesi della cassa ordinaria rifiutata (da luglio a dicembre) non c’è stata ancora alcuna convocazione ufficiale.
Aggiornamento e supporto per la gestione di casi clinici complessi, attivate due piattaforme scientifiche
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