ORVIETO – Centro studi e Te.Ma. bis, indietro tutta. Su entrambe le questioni l’amministrazione comunale sembra ripensarci. Per il primo, a quanto pare, sull’onda della mobilitazione e dei dati prodotti dalla relazione di minoranza. La seconda, invece, non si può proprio fare: l’atteso parere dei revisori dei conti che ha causato la scorsa volta lo slittamento della pratica è arrivato. Ed è negativo. Un colpo di scena che dà ragione a chi sulla pratica ha da sempre scosso il capo. Perché per l’affidamento della gestione del pozzo di san Patrizio, bene economico, in base alla nuova normativa ci vuole un bando pubblico. E’ così che la Te.Ma. bis o super Te.Ma. o con qualsiasi altro stravagante nome la si voglia chiamare, non si farà. Ed è così anche che riprende quota l’idea originaria di ampliare i compiti dell’associazione che gestisce il teatro comunale, affidandole la gestione dei beni culturali della città, fatta eccezione ovviamente per il pozzo di san Patrizio, ma includendo tutto il resto ivi compreso il palazzo dei congressi. Di nuovo tutto in discussione dunque.
Così come sembra essere tornata in discussione anche la chiusura, data ormai per scontata, del Centro studi. A spingere gli amministratori verso la possibilità di rivedere la decisione i dati prodotti dalla relazione dei membri di minoranza della commissione di esperti appositamente nominata, nonché quelli prodotti dall’opposizione e non ultimo le oltre 800 firme raccolte tramite la petizione on line. Tuttavia, l’ipotesi della liquidazione, pur dando continuità in qualche nuova forma alla missione del Csco, sembra restare in campo. E si farebbe largo insieme all’ipotesi che alcuni sostengono convintamente di non riconoscere il debito pregresso di 650mila euro, scaricandolo sui consigli di amministrazione della Fondazione che si sono succeduti nel tempo a partire da quello guidato dall’ex sindaco Stefano Cimicchi. Insomma, non c’è ancora chiarezza. Della questione però si parlerà stasera in un vertice in Comune dal quale dovrebbe uscire un orientamento unanime sulla questione.