ORVIETO – Andrea Scopetti è il nuovo segretario del Partito Democratico di Orvieto. Il primo firmatario della mozione “Orvieto che vogliamo” è stato eletto nel corso dell’assemblea per il congresso straordinario che si è tenuta lunedì sera alla sala del Carmine (alla presenza del segretario Mario Giovannetti) con 36 preferenze. Dei 53 delegati, 8 hanno votato Marco Moscetti (collegato alla mozione “Rifare Orvieto”) e 9 Giorgio Caiello (collegato alla mozione “Orvieto bene comune”).
Un risultato atteso che ricalca, di fatto, l’esito dei congressi di circolo. Eletta anche la presidente. Un’altra donna, dopo Pirkko Peltonen. Si tratta di Etilia Stella, unica candidata eletta con voto unanime. Nuova fase per il Pd, dunque. “Un partito che si apre alla società, non un partito che persegue le sue burocrazie interne. Con i cittadini a dettare la direzione agli eletti e non più gli organismi dirigenti”. Andrea Scopetti che già oggi stesso dovrebbe nominare la segreteria, dando il via alla nuova organizzazione del partito, si è presentato con questo biglietto da visita. Qualche accenno alla necessaria unità del partito e grande entusiasmo.
I problemi, comunque, non sono certo alle spalle. L’iter congressuale è stato travagliato come è stato ricordato negli interventi (pochissimi per la verità) del dibattito. E lo è stato fino all’ultimo. Nel corso dell’assemblea, Gilberto Settimi ha infatti consegnato la relazione di minoranza della Commissione provinciale per il congresso con cui ha inteso rappresentare alcuni problemi che si sono evidenziati in fase di lavoro della Commissione stessa, nonché le presunte violazioni dello statuto del Pd e dei relativi regolamenti “commesse da alcuni dirigenti locali del partito”. Dopo due ricorsi respinti, Settimi torna a denunciare irregolarità nel tesseramento. In parte per tesserati che non avrebbero versato la quota di sottoscrizione, in parte per tesserati ad Orvieto ma non residenti nel Comune. Nel mirino complessivamente circa 180 tessere su 660 totali. Settimi giura che andrà fino in fondo, fino alla Commissione nazionale di Garanzia, se necessario.
Il segretario provinciale Mario Giovannetti, in chiusura, ha liquidato il tutto molto chiaramente: “I cavilli non aiutano la discussione – ha detto – il congresso è fatto. Non è stato un congresso semplice, né i problemi sono tutti risolti pero c’è l’impegno comune all’unità che dovrete tutti aiutare a realizzarsi. Stasera dal segretario ho sentito cose positive. Aprirsi alla società reale, recuperare capacità di ascolto: credo che questa sia la strada giusta per riconquistare credibilità e autorevolezza dentro la città. Questo rafforza il Partito Democratico a Orvieto, a Terni e in Umbria”. Il congresso è stato anticipato nel tardo pomeriggio di lunedì, sempre ad Orvieto, dal primo appuntamento di campagna elettorale per il capolista al Senato Miguel Gotor e per il candidato alla Camera, Carlo Emanuele Trappolino. Intanto è diventata ufficiale anche la candidatura di un altro orvietano Piergiorgio Pizzo, capogruppo Udc al Comune di Orvieto, che si è guadagnato il sesto posto nella lista Monti al Senato.