ORVIETOSì
lunedì, 8 Dicembre 2025
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
Orvietosì.it
No Result
View All Result
Home Secondarie

Trent’anni per Brancaccio. Uccise la moglie dandole fuoco con una tanica di benzina

by
6 Ottobre 2012
in Secondarie, Archivio notizie
Share on FacebookShare on Twitter

ORVIETO – Trent’anni. L’equivalente dell’ergastolo scontato ad un terzo per via del rito abbreviato. Luciano Brancaccio, il 41 enne di Bevagna che a luglio dello scorso anno aveva dato fuoco alla moglie Rosa Sequino di 44 (la donna morì dopo quattro giorni di agonia in mezzo a terribili sofferenze) è stato condannato ieri mattina a trent’anni di carcere per omicidio volontario aggravato.

Il gip del tribunale di Orvieto (i fatti si erano svolti ad Acqualoreto) Gianluca Forlani ha accolto nella loro interezza le richieste del pubblico ministero Flaminio Monteleone. A nulla sono valse le giustificazioni dell’uomo che ha detto più volte in passato che era sua intenzione solo spaventare la moglie. E a nulla sono valse le lacrime che Brancaccio ha più volte versato in udienza, da ultimo ieri mattina. Allo stato degli atti, è stata infatti chiarissima per il giudice la fredda premeditazione con cui il muratore di Foligno, trapiantato negli ultimi tempi a Bevagna, dove viveva con un’altra donna, ha portato a compimento il suo piano: la benzina acquistata preventivamente, la balla dell’appuntamento dall’avvocato usata come escamotage per arrivare fino a Todi con la moglie e condurla in un luogo isolato. Era il 27 luglio dello scorso anno.  Ma in udienza sono emersi anche altri particolari. Agghiaccianti. Pare che il giorno prima Brancaccio avesse detto all’amante (e pare anche al figlio) qualcosa come “Tanto domani l’ammazzo”.

L’autopsia ha poi rivelato che il marito avrebbe legato le mani della povera moglie e che l’avrebbe tenuta per i polsi perché, cosparsa di benzina, non si divincolasse più di tanto mentre ardeva viva. Circostanza confermata anche dal fatto che lo stesso Brancaccio si sarebbe ustionato le mani nel tentativo, appunto, di tenerla ferma. Infine, neanche la perizia psichiatrica è venuta in aiuto dell’uomo che, secondo la professoressa Carla Nicchieri di Firenze, nominata dal giudice per le indagini preliminari Gianluca Forlani, è sano di mente e lo è sempre stato anche nei momenti del tentato omicidio, diventato poi omicidio con la morte della donna le cui condizioni erano apparse da subito disperate. Rosa Sequino aveva riportato ustioni sul 90% del corpo. Con un quadro accusatorio di questo genere c’è stato poco da fare. E ieri mattina, con la condanna a trent’anni, è arrivata la fine del primo capitolo giudiziario della vicenda. Brancaccio dovrà anche risarcire la parte civile. Ovvero i figli, affidati dallo scorso anno agli zii e le sorelle della povera Rosa, tutti si sono costituiti tramite gli avvocati Emanuele Florindi e Simona Boldrini. Hanno chiesto un milione di euro, ma la cifra andrà quantificata per via civile.

A distanza di un anno, Brancaccio si dice pentito di quanto ha fatto e appare visibilmente provato (ha perso diversi chili). Alle basi della tragedia consumata in una stradina isolata di Acqualoreto (zona che Brancaccio conosceva bene per avervi lavorato mesi addietro) dissidi insanabili tra i due coniugi che non dividevano più neanche lo stesso tetto. Pare che la moglie però fosse “colpevole” di non volergli concedere il divorzio. Secondo le testimonianza le liti erano frequenti e Brancaccio aveva già alzato le mani, anche su una sorella di Rosa.

 

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Please login to join discussion

Ultime notizie

“25 minuti di felicità. Senza mai perdere la malinconia”, Enzo Iacchetti a “Il libro parlante”

“25 minuti di felicità. Senza mai perdere la malinconia”, Enzo Iacchetti a “Il libro parlante”

7 Dicembre 2025

        Dal 3 dicembre 2025 al 10 gennaio 2026 ad Orvieto, 4 prestigiose location della città faranno...

“Fondazione Veronesi Orvieto: successo per l’evento per la Prevenzione e la Ricerca che unisce scienza e arte”

“Fondazione Veronesi Orvieto: successo per l’evento per la Prevenzione e la Ricerca che unisce scienza e arte”

7 Dicembre 2025

    Abbiamo concluso l’evento di sensibilizzazione ed informazione sull’importanza della prevenzione nei tumori maschili e di raccolta fondi a...

Anas, esodo estivo: secondo fine settimana da bollino rosso sulle strade

Ponte dell’Immacolata, Anas: “Da oggi a lunedì previsti 31,4 milioni di spostamenti di auto”

7 Dicembre 2025

  Nel Ponte dell'Immacolata sulla rete Anas, società del Gruppo Fs, sono previsti circa 31,4 milioni di spostamenti di autoveicoli verso le...

Redazione

Orvietosì © 2002
Quotidiano d’informazione e d’opinione
Registrazione tribunale di Orvieto (TR) nr.101 del 13/11/2002 | Nr. ROC 33304

Direttore Responsabile: Sara Simonetti
Editore: Elzevira di Fabio Graziani

Contatti

Per informazioni inviare una mail a redazione@orvietosi.it

Informazioni sul trattamento
dei dati personali: Policy privacy

Seguici su Facebook

Orvietosì Facebook

Archivio storico

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli in .

No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

%d
    Orvietosì.it
    Prodotto da  GDPR Cookie Compliance
    Panoramica sulla privacy

    Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

    Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

    Cookie strettamente necessari

    Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

    Cookie di terze parti

    Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. </ P>

    Il mantenimento di questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

    Cookie Policy

    Maggiori informazioni sulla nostra Cookie Policy