ORVIETO – Cinquanta centesimi ogni stella nel centro storico, 0,33 euro a stella circa fuori dalla Rupe. Ecco il quantum della tassa di soggiorno stabilito dall’amministrazione comunale al termine della fase di concertazione con le categorie interessate. Tradotto significa che chi sceglierà, ad esempio, un tre stelle nel centro storico pagherà un surplus sul singolo pernotto di 1,5 euro. Chi alloggerà, invece, in un tre stelle di Orvieto scalo pagherà 1 euro in più a notte. Per un quattro stelle nel centro storico di applicherà la tariffa di 2 euro a notte, 1,5 euro per una struttura equivalente fuori dalle mura. E così via. Tutto l’extralberghiero, B&B e strutture agrituristiche, viene equiparato invece ad un due stelle: il turista dovrà corrispondere una cifra pari a 1 euro a notte.
Tutto pronto per partire entro la fine del mese, dunque. Al massimo per novembre. Anche perché adesso (l’introduzione dell’imposta era stata deliberata ad agosto ma senza stabilire il quantum) ci sono da rispettare le stime dei flussi in entrata previsti dal bilancio preventivo: 40mila euro per il 2012. Una cifra che gli amministratori avrebbero tratto dai dati in aumento dei flussi turistici, ma che appare di un certo riguardo se si considera che novembre è per eccellenza un mese morto per il turismo orvietano. In pratica, si fa affidamento tutto sulle presenze di Umbria jazz winter.
Dopo la sentenza del Tar del Veneto che ha sancito di fatto che gli albergatori non sono esattori era diventato cruciale per il Comune di Orvieto il consenso degli albergatori sull’argomento. E così ecco che accanto al piano di promozione promesso in cambio (anche perché il gettito che ne deriverà è vincolato al settore), spunta anche la promessa di agevolazioni sulla Tarsu, Tares dal prossimo anno. L’amministrazione comunale, presentando il bilancio, si è impegnata, infatti, a rivedere e a differenziare le tariffe dei rifiuti con un occhio di riguardo a quei soggetti produttivi maggiormente esposti, come appunto gli albergatori.