ORVIETO – Non sarà l’albergatore a dover riscuotere la tassa, ma il turista (tutti i maggiori di 12 anni) a doverla pagare. Con questa inversione di prospettiva il Comune di Orvieto è convinto di aver trovato l’escamotage per rendere inattaccabile l’introduzione della tassa di soggiorno, alla luce della recente sentenza del Tar del Veneto che ha sancito come gli albergatori non possano essere considerati responsabili della riscossione. Detto fatto, il Consiglio comunale ha approvato un emendamento al regolamento che spianerebbe la strada in tal senso. In pratica non si parla più di “soggetto responsabile degli obblighi tributari” ma dei turisti che “sono tenuti a versare l’imposta al gestore della struttura ricettiva presso la quale sono ospitati”.
Al di la della contrarietà delle associazioni di categoria più in generale sulla tassa, le perplessità rimangono in merito al regolamento. Al punto che dall’opposizione si è levata la richiesta di rinviare l’introduzione dell’imposta per verifiche e approfondimenti. “Non ci è stato chiarito il passaggio laddove il cliente non pagasse – ha osservato Gerani (Pd) – Cosa fa il Comune, corre dietro a tutti quelli che non hanno pagato? Allora ci chiediamo, vale la pena, mettere in piedi per due mesi un meccanismo che va ancora chiarito?”.