ORVIETO – Tornerà in libertà tra meno di un anno Silvano Sabatini. L’omicida di casa Perazza che nel dicembre 2002 massacrò la moglie Mara Cicala con 35 coltellate sotto gli occhi della figlioletta sta finendo di scontare la condanna a 16 anni di carcere ricevuta in Appello e tornerà libero prima del mese di luglio 2013. Sabatini che si trova attualmente nel carcere di Spoleto, dopo aver scontato i primissimi anni tra una casa di cura bolognese e il carcere di Orvieto, in questi anni “è stato un detenuto modello”, come conferma il suo legale Carlo Bizzarri.
E così, per effetto delle scarcerazioni anticipate, alla data attuale potrebbe già uscire per l’agosto del prossimo anno, ma col trascorrere dei mesi continuerà a maturare altri sconti di pena che gli consentiranno, di fatto, di tornare in libertà prima di luglio. Ancor prima Sabatini potrebbe ottenere l’affidamento in prova.
“Voglio espiare il mio peccato”. “Prego tutti i giorni per Mara e chiedo perdono a mia figlia e ai miei suoceri”. Con quest’animo l’operaio di San Vito in Monte (San Venanzo), 32 anni al momento del delitto, accoglieva nel 2004 e poi nel 2005, le condanne a suo carico: 22 anni in primo grado, tramutati in 16 in Appello per un computo errato. I giudici nell’emettere la sentenza avevano ritenuto equivalenti le attenuanti del vizio parziale di mente con le aggravanti.
Oggi Sabatini, ex dipendente Itelco, ha 42 anni. A 43 uscirà dal carcere, a meno di undici anni dal delitto che la mattina del 15 dicembre 2002 sconvolse la frazione di Casa Perazza, nelle campagne di Castel Giorgio.