FABRO – Come dieci giorni fa. Stessa razzia. Solo che stavolta ad essere preso di mira è stato il cimitero di Carnaiola, piccola frazione del Comune di Fabro. Come ad Allerona, i ladri nottetempo sono entrati nel camposanto e, con tutta calma, hanno smontato e portato discendenti, grondaie, caditoie, canaline di scolo delle acque piovane. Tutto quello che poteva contenere o essere fatto di rame. Del colpo se ne sono accorte ieri mattina alcune persone della zona in visita ai familiari. Il materiale portato via è di quantità ingente e altrettanti sono i danneggiamenti che i malviventi hanno procurato a loculi, cappelle private e strutture portanti in muratura per strappare via con forza i discendenti e grondaie. La stessa cosa era successa una decina di giorni fa al cimitero di Allerona: circa due quintali il rame asportato in quell’occasione, mentre per Carnaiola non è stato fatto ancora un calcolo definitivo. Ma, secondo quanto si apprende, la stessa sorte è toccata recentemente anche al cimitero di Ficulle. Completamente saccheggiato ormai il tratto orvietano della ferrovia lenta, le bande criminali dedite ai furti di rame, senza scrupolo alcuno, sembrano aver preso di mira dunque i cimiteri.
“Domattina (oggi per chi legge, ndr) il sindaco di Fabro consegnerà alle forze dell’ordine le password per accedere alle registrazioni delle telecamere recentemente installate negli incroci dei sei comuni dell’Alto Orvietano. La speranza è che attraverso le immagini si possa rapidamente individuare il mezzo utilizzato da questi ladri e vigliacchi e che possano esser velocemente assicurati alla giustizia” rende noto, all’indomani del colpo, l’amministrazione comunale del paese. Qualcosa dunque potrebbe esserci nelle mani dei carabinieri che indagano su tutti gli episodi che si sono susseguiti recentemente. Dal punto di vista delle indagini, verranno fatti riscontri trasversali sui diversi furti e, a livello preventivo, sono stati incrementati i controlli notturni, secondo quanto riferisce il comandante della compagnia dei carabinieri di Orvieto, il capitano Giambattista Fumarola. L’idea che si sono fatti gli investigatori, in ogni caso, è che ci dovrebbe trovare di fronte ad una banda criminale che si sposta in queste zone dall’hinterland romano.