ORVIETO – Riordino istituzionale, le divisioni del Pdl diventano conclamate sulla Rupe: il documento salva – Terni del Cal è stato approvato a Perugia dal vicesindaco Roberta Tardani e bocciato ad Orvieto dalla maggioranza consiliare. I nodi sono venuti al pettine ieri mattina nel consiglio comunale straordinario convocato per l’approvazione del documento del Consiglio delle autonomie locali sul riordino istituzionale dell’Umbria. Lungi dall’allinearsi all’orientamento ternano il Pdl di Orvieto ha votato contro, col risultato che, tra assenze e non partecipazione al voto, il documento del “no” all’Umbria monoprovinciale è stato approvato con i voti del sindaco Toni Concina, del presidente del consiglio comunale, Marco Frizza e con quelli del centrosinistra (Pd, Rifondazione e Socialisti).
Le avvisaglie c’erano tutte. La questione, infatti, era già in discussione nell’ultimo consiglio di lunedì scorso, quando in conferenza dei capigruppo si era assistito ad un tentativo della maggioranza di non andare al voto, ma di procedere semplicemente ad una presa d’atto. Il centrosinistra però si era messo di traverso chiedendo la discussione dell’atto. E ieri le conseguenze non si sono fatte attendere. Il sindaco abbandonato dalla sua maggioranza di centrodestra che vota con la minoranza di centrosinistra. Dopo che già il vicesindaco del Pdl, in qualità di delegato del sindaco, aveva votato a Perugia il documento. Il Pd non ha fatto cadere la cosa e, al termine del dibattito, tramite il capogruppo Giuseppe Germani, ha chiesto le dimissioni del vicesindaco Roberta Tardani. Con l’argomentazione che Tardani (Pdl) ha sostenuto al Cal il documento che poi i colleghi orvietani hanno bocciato.