ORVIETO – Riduzione del personale, accordo transattivo con la Carli e via libera all’ingresso di nuovi soci. Questo per grandi linee il futuro del Centro studi, così come è stato illustrato in audizione comunale dal presidente della Fondazione Csco Roberto Pasca di Magliano. Il progetto prevede il contenimento dei costi della struttura da raggiungere con il taglio del personale: da tre dipendenti a uno (affiancato da un’altra unità part time a rotazione) e con la trasformazione del contratto del direttore (in scadenza) in una collaborazione. Previsto poi un accordo transattivo con la Carli per chiudere il debito con la cooperativa di 427mila euro e, come noto, l’apertura ai privati.
L’opposizione comunale compatta è più che scettica e arriva a sospettare che si tratti solo di una manovra per lasciare che il Centro studi “vada lentamente morendo, per dare poi la colpa come accade ormai da tre anni e mezzo, alle gestioni passate”. “Non ci si stupirebbe se poi alcuni privati operanti nell’Orvietano – aggiungono Pd, Socialisti e Rifondazione – cogliessero l’occasione di riprenderne le attività traendone personale profitto”.
A questo sospetto di fondo, si aggiungono le preoccupazioni e i dubbi nel merito del progetto. In particolare sul trattamento del terzo dipendente “che dovrebbe, a detta del presidente, usufruire di una cassa integrazione per un periodo di 12-18 mesi, senza alcuna certezza che ve ne sia, però, disponibilità”. Per arrivare, appunto all’ingresso di nuovi soci. “Ad oggi – insiste la minoranza – non risulta ancora nessun socio che abbia espresso palesemente la volontà di aderire al Csco e pertanto le cifre indicate nel piano industriale risultano essere solo indicative. Infine – affermano in una nota Pd, Socialisti e Rifondazione – rimane ancora aperta la questione dell’ accordo transattivo con la Carli che a tutt’oggi non solo non è stato ancora raggiunto, ma non si palesa neanche la volontà di raggiungerlo, visto che sembra essere naufragata anche l’intenzione manifestata dal presidente del Csco di indire un incontro con la cooperativa”. Sugli stessi temi si è svolto nei giorni scorso anche un incontro con i sindacati.