ORVIETO – E’ il giorno del bilancio. Un preventivo in approvazione a fine ottobre che è di fatto ormai una presa d’atto di quanto già avvenuto, al di là delle novità introdotte sull’Imu e sui servizi. A tempo scaduto, sui conti di quest’anno interviene la Cgil che critica aspramente il documento di programmazione finanziaria dell’ente su tutti i fronti, a partire dall’assenza di partecipazione e men che meno di contrattazione. E’ così che le richieste del sindacato non possono che essere “postume”. La Cgil, fa sapere la segretaria Maria Rita Paggio, chiede al Comune di Orvieto, di “impegnarsi, per il 2012, a garantire la quota di spesa sociale pro-capite di propria spettanza almeno pari a quella dell’anno precedente come hanno già fatto gli altri Comuni dell’ambito sociale”, “di individuare criteri di gradualità nell’applicazione dell’addizionale Irpef, almeno salvaguardando i pensionati al minimo e i lavoratori in cassa integrazione e mobilità” e di “reintrodurre criteri di gradualità nella compartecipazione alla spesa per gli asili nido tenuto conto che la tariffa unica penalizza le fasce sociali più deboli a favore di quelle con maggiori disponibilità economiche”. L’introduzione del corrispettivo unico per la retta degli asili nido in luogo della tariffa basata sul calcolo Isee è una delle principali novità introdotte da quest’anno sul fronte dei servizi.
Quanto poi all’uso dell’Isee, ai fini del calcolo sulla quota di compartecipazione ad altri servizi, la Cgil fa presente l’opportunità di non fare riferimento ai redditi percepiti nell’anno precedente ma a quelli dell’anno in corso, visto il gran numero di lavoratori in cassa integrazione o che hanno perso il lavoro nel corso del 2012. Tra le priorità la Cgil chiede anche “di programmare un piano in tempi veloci per pagare i numerosi artigiani, professionisti e piccoli imprenditori che da anni aspettano di aver liquidato le loro prestazioni le cui conseguenze ricadono anche sui dipendenti” e di intervenire sui tempi di pagamento per i servizi in delega alla Asl, “il cui procrastinarsi – dice Paggio – pesa gravemente sui soggetti erogatori dei servizi con possibili conseguenze anche sul personale”. Infine il sindacato invoca chiarezza sul destino del Csco, sulla scuola di musica dove i lavoratori precari sono in arretrato di quattro mensilità sugli stipendi 2011 e sulla mancata riorganizzazione della macchina comunale (solo “spostamenti di personale senza confronto sindacale e con criteri tutt’altro che trasparenti” e il tagli della convenzione con la Carli, denuncia Paggio).
“A tre anni dall’inizio della legislatura non è più sufficiente riversare le responsabilità sul passato – conclude il sindacato alla vigilia dell’approvazione del bilancio – è necessario indicare un futuro possibile per questa città che ha bisogno di molte cose a cominciare dal lavoro e da una adeguata rete di welfare. Per questo sarebbe necessario un surplus di partecipazione per dare voce ai cittadini e ai lavoratori senza chiudersi nel fortino”.
Intanto, di fronte alla grande responsabilità del bilancio, farà il suo esordio in consiglio comunale, tra le fila del Pdl, in sostituzione del dimissionario Guido Turreni, Federico Fontanieri (54 voti alle amministrative 2009). Dopo l’iniziale incertezza, Fontanieri, 38 anni, ha sciolto le riserve ed entrerà in consiglio. Il preventivo che ha visto il parere favorevole dei revisori dei conti non dovrebbe faticare a trovare la maggioranza. Anche se non è scontata la presenza tra i banchi di Angelo Ranchino (Orvieto libera), ufficialmente per motivi di lavoro. Non è più un segreto in ogni caso che l’avvocato da qualche tempo starebbe lavorando ad un nuovo movimento.