ORVIETO – Sulle posizioni organizzative ormai il Comune di Orvieto mente anche a se stesso. Dopo le dimissioni del vicesindaco Massimo Rosmini che ha gettato la spugna a dicembre dello scorso anno proprio per questo motivo, a maggio l’amministrazione aveva assicurato che non ci sarebbero state più proroghe e che quella che andava ad approvare (al 30 settembre) era l’ultima. Detto, fatto. Il 30 settembre è trascorso e la Giunta comunale , il 5 ottobre scorso, ha approvato l’ennesima proroga delle orami inamovibili 14 posizioni organizzative. Nuova scadenza il 31 dicembre. Stavolta non è neanche specificato il “non oltre” come era accaduto a maggio, con l’assunzione di un impegno, poi disatteso.
Per una pratica – lumaca, c’è n’è un’altra invece che va avanti a spron battuto. In vista dell’entrata in vigore imminente della tassa di soggiorno, è stato istituito in questi giorni l’Osservatorio permanente sull’imposta di soggiorno col compito di monitorare gli effetti dell’applicazione dell’imposta e di formulare eventuali proposte correttive. In rappresentanza del Comune di Orvieto ne fanno parte l’assessore al Commercio e Turismo, Marco Marino, il dirigente Mauro Vinciotti, Daniela Volpi del Servizio turistico associato dell’Orvietano. Ed inoltre: Sandro Gulino (Confesercenti), Luigi Maria Manieri (Confcommercio), Carlo Perali (Assocommercio), Riccardo Cristofari (Federalberghi), Danilo Mira (Confindustria), Daniela Concarella (Confindustria Alberghi), Giampiero Rosati (Cia) e Paolo Maiolini (Confagricoltura).