ORVIETO – Incassava la disoccupazione e intanto continuava a lavorare “regolarmente”, a nero. La truffa ai danni dell’Inps è stata scoperta dalla direzione territoriale del lavoro di Terni e dal comando provinciale dell’Arma. Ne sono venute fuori due denunce, una per il lavoratore e una per il datore di lavoro. Si tratta infatti di un agriturismo della zona di Allerona, dove l’uomo – un cittadino di origine ucraina – è stato sorpreso a svolgere delle mansioni di addetto, percependo dei compensi a nero, pur continuando regolarmente ad incassare il sussidio di disoccupazione erogato dall’Inps di Siena per 9.500 euro.
In questi casi, come noto, il lavoratore, durante il percepimento del trattamento di disoccupazione, avrebbe dovuto comunicare all’Inps la sua rioccupazione. Se infatti il ritorno al lavoro è per un periodo superiore ai cinque giorni, automaticamente scatta la sospensione dell’erogazione del trattamento di disoccupazione agricola. Il caso è saltato fuori nell’ambito di una serie di controlli effettuati in questi giorni dalla Direzione territoriale del lavoro di Terni e dal comando provinciale dell’Arma dei carabinieri di Terni. Si tratta di verifiche specifiche programmate proprio per il contrasto all’impiego di manodopera “in nero” e fenomeni connessi all’immigrazione clandestina. Le due persone, grazie alla collaborazione della stazione carabinieri di Allerona, sono state denunciate alla procura della Repubblica di Orvieto per il reato di truffa aggravata in danno dell’Inps di Siena. Quella dei falsi disoccupati è una piaga che riguarda l’intero Paese. L’Inps viene truffata ogni anno per decine di milioni di euro da persone che si dichiarano disoccupate e percepiscono l’indennità, senza esserlo realmente. Basti pensare che nel 2011 la Guardia di Finanza ha scoperto 6.500 falsi braccianti agricoli, che hanno truffato alle casse dello stato ben 42 milioni di euro.