ORVIETO – Otto “pretendenti” per il palazzo del Gusto. Mentre sulla Rupe va in scena la tredicesima edizione di “Orvieto con gusto”, in una busta chiusa a Terni è già scritto il nome del nuovo direttore dell’istituzione creata dalla Provincia per la valorizzazione e la promozione dell’enogastronomia e dei prodotti tipici dell’agroalimentare orvietano (e non solo). Al bando di selezione che si è chiuso lo scorso 17 settembre hanno partecipato in tutto otto soggetti, da Orvieto e più in generale dal Ternano, ma anche da Viterbo. E ci sarebbe una domanda arrivata anche da Imola. Non si conoscono però ufficialmente ancora i nomi degli aspiranti direttori. Di certo, secondo le indiscrezioni che trapelano, non c’è Gianfranco Vissani, nome che, più o meno a proposito, era circolato insieme ad altri, nei mesi scorsi. A dir la verità, la curiosità teoricamente doveva essere già soddisfatta, visto che l’apertura delle buste era prevista per il 21 settembre. La procedura però è stata rinviata per indisponibilità della commissione.
Le procedure ora partiranno martedì pomeriggio, con l’apertura degli otto plichi. L’iter non sarà così immediato. Come previsto dal bando, infatti, ogni domanda è composta di una busta A contenente i documenti indispensabili alla gara, una busta B con l’offerta tecnica e una busta C con l’offerta economica. Nella prima seduta, la commissione inizierà a valutare le otto buste, partendo dai documenti e cosi via per le sedute successive. Per arrivare alla fine a giudicare l’offerta economicamente più vantaggiosa. Il procedimento quindi potrebbe durare qualche tempo.
Il nuovo direttore durerà in carica due anni, anche se come è specificato nel bando, l’incarico verrà risolto anticipatamente in caso di soppressione della Provincia. Il compenso annuale sarà di 41.300 euro. L’incarico è ampio e comprende i compiti di direzione e coordinamento delle attività del palazzo del Gusto e dell’annessa Enoteca regionale dell’Umbria. Ma, come noto, il nuovo direttore dovrà prendersi anche il “fardello” del Belvedere sulla Umbro Casentinese, di proprietà del Comune di Orvieto e ad oggi in stato di completo abbandono. Nel bando si parla di valorizzazione e gestione del Belvedere come punto di ristoro, spazio espositivo ed info point turistico. Essendo il bene attualmente chiuso non ci sono contratti in essere. Quanto, invece, all’attività all’interno del palazzo del Gusto e dell’Enoteca regionale essa continuerà ad essere garantita utilizzando le licenze e l’iscrizione al Rec della cooperativa Itinera. Infine, l’attività del direttore sarà costantemente affiancata dal comitato di indirizzo tecnico – politico (composto da Provincia, Fondazione Cro e Comune) dal punto di vista programmatico e da un dirigente della Provincia di Terni dal punto di vista della gestione contabile ed amministrativa.