ORVIETO – Ennesime prove di pace tra il sindaco Concina e Orvieto libera. In un incontro svoltosi mercoledì sera Angelo Ranchino ha tirato fuori tutti i suoi mal di pancia nei confronti dell’andazzo del governo cittadino, facendo presente l’esigenza di un deciso rilancio dei programmi già contenuti nell’originario programma elettorale del sindaco, temi che Orvieto libera non ha mai abbandonato a dispetto di qualche cambio di rotta o esitazione di Concina. Il copione? Sempre lo stesso. Ampie rassicurazioni da parte del sindaco. I temi che Ranchino solleciterà verranno condivisi in maggioranza (ma non lo erano già stati nel 2009?) e discussi. La novità però stavolta – peraltro annunciata – è che se i temi non saranno condivisi o verranno affrontati con ritardo, Ranchino li porterà comunque, di volta in volta, in consiglio comunale. “Ma non credo ci saranno problemi, trattandosi di temi contenuti nei reciproci programmi” azzarda l’avvocato (i più maligni potranno cogliervi una vena di amara ironia). E allora sotto con le pratiche: piano regolatore, funicolare, mobilità e quant’altro. Nei prossimi giorni verrà studiato un cronoprogramma, secondo una prassi ormai già conosciuta, quella stessa che a dicembre dello scorso anno aveva portato a fissare una verifica dello stato di attuazione dei programmi per giugno.
Un primo banco di prova per la pace ritrovata sarà il progetto “Te.Ma. Team” che sembra destinato a trovare resto una quadratura. L’amministrazione vuole stringere. E deve. Di fronte all’esigenza di affidare servizi fondamentali come il pozzo di san Patrizio e il centro congressi. Te.Ma. Team, come noto, è un progetto – elaborato da Gianni Marchesini, consigliere Te.Ma. nominato dal sindaco e sostenuto dal Pdl – che consiste nel considerare come unica risorsa l’insieme dei principali beni e attività culturali del Comune: Mancinelli, pozzo di san Patrizio, fortezza Albornoz, Centro Congressi, palazzo dei Sette, sala del Carmine, chiesa di san Francesco, scuola di musica, Umbria jazz winter. Tutto da affidare alla gestione della Te.Ma. Orvieto libera è fermamente contraria. “La Te.Ma. per statuto non è autorizzata ad occuparsi di servizi che esulino dallo spettacolo. Per farlo, servirebbe una revisione dello statuto che però al momento è inattuabile” osserva Ranchino. Bene dunque l’affidamento della sala del Carmine, ma non certo del centro congressi.
Per quello, secondo Ol, “occorre procedere velocemente ad una comunicazione di manifestazione di interesse ad operatori privati del settore – ce ne sono molti e qualificati anche nel Centro Italia – al fine di individuare un operatore che offra garanzie di occupazione delle sale per 200 giorni all’anno lanciando la struttura sul mercato nazionale e internazionale A queste condizioni – afferma l’avvocato – il centro congressi può essere dato in gestione anche a titolo gratuito, perché ne beneficerebbe tutta la città”. Risultato: se il progetto Te.Ma. Team dovesse arrivare in consiglio comunale così come è stato pensato, Ol non esiterà a presentare una mozione in prima istanza, e a votare contro, in seconda.