ORVIETO – Ci sono anche gli uffici orvietani dell’Inail a rischiare di restare sotto il colpo di mannaia inferto del decreto legge di recente approvazione sull’efficientamento, valorizzazione e dismissione patrimonio pubblico. Si allunga ogni giorno la lista dei servizi e degli uffici che Orvieto rischia di perdere per i vari provvedimenti governativi in ambito di spending review. La sede orvietana dell’Inail, con i suoi dieci impiegati, è ben al di sotto della trenta unità previste dal decreto per il mantenimenti degli uffici decentrati.
E si ritrova così a fare buona compagnia alle sedi dell’Agenzia delle Entrate, di Equitalia e per altro verso (in questo caso il piano di revisione della spesa non è dello Stato ma di Poste Italiane) agli uffici postali di Monterubiaglio – Castel Viscardo, Allerona, Canale (Orvieto), Civitella del Lago (Baschi), Fabro, Morre (Baschi) e Sugano (Orvieto). Nonché agli uffici giudiziari della Rupe. L’amministrazione comunale sta tentando iniziative a vari livelli per scongiurare lo scongiurabile. Di fatto continua e anzi accelera il declino inarrestabile della città.