ORVIETO – Dopo i nomi bizzarri dei vari anticicloni, sono due le parole che nell’estate 2012 si sono trasformate nell’incubo degli orvietani: spending review. Nel nome della revisione della spesa del Governo e non solo sulla Rupe, infatti, si sta facendo tabula rasa di uffici e servizi. Dopo la cancellazione del tribunale (data ormai praticamente per fatta) ci sono a rischio anche gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e quelli di Equitalia che potrebbero essere chiusi per effetto del decreto legge di recente approvazione sull’efficientamento, valorizzazione e dismissione patrimonio pubblico.
Il piano di spending review 2012 di Poste Italiane desta allarme poi per il mantenimento degli sportelli di Monterubiaglio – Castel Viscardo, Allerona, Canale (Orvieto), Civitella del Lago (Baschi), Fabro, Morre (Baschi) e Sugano (Orvieto). Ne esce un quadro di forte depotenziamento per la città del Duomo. In queste ultime ore, in ogni caso, sembrano aprirsi spiragli per almeno uno dei due degli uffici orvietani interessati dal piano di chiusure. “Quando la chiusura si è paventata mi sono permesso di contattare livelli apicali di Poste Italiane – ha riferito il sindaco in consiglio comunale – Proprio questa mattina (lunedì per chi legge, ndr) ho ricevuto una e-mail di risposta in cui mi si comunica che uno sicuramente non verrà chiuso e per il secondo si sta studiando la situazione. Allo scopo, ho anche sollecitato il direttore provinciale di Terni, Gaudio per un’attenta verifica”.
Ancor più difficile, a quanto pare, la situazione dell’Agenzia delle Entrate. “Le norme nazionali – afferma il sindaco – non aiutano il mantenimento dell’Agenzia delle Entrate di Orvieto che è seriamente in pericolo”. L’ennesimo provvedimento in tema di spending review, varato il 27 giugno scorso, prevede infatti la chiusura per quegli uffici decentrati che abbiano “sede in provincie con meno di 300mila abitanti, ovvero aventi un numero di dipendenti in servizio inferiore a trenta unità, ovvero dislocati in stabili in locazione passiva”. L’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Orvieto ricade in tutte e tre le casistiche previste. I sindacati hanno chiesto al Comune di trovare degli uffici di proprietà per ovviare ad almeno uno di questi criteri visto che attualmente la sede orvietana è in affitto da un privato. “Abbiamo un contatto diretto con il direttore dell’ufficio di Orvieto – ha aggiunto il sindaco – con il quale stiamo cercando di trovare una soluzione ponte, che consenta di dimostrare che questo ufficio è a costo zero per il Ministero, per cui pensiamo legittimamente di poterlo difendere. Stiamo discutendo su una serie di parametri che potrebbero aiutare questa battaglia. La questione, peraltro, riguarda anche Equitalia che è sottoposta al provvedimento della spending review”.