Gli avvocati di Orvieto ringraziano i senatori Lannutti, Caligiuri e Gramazio per l’interrogazione presentata al ministro sul tribunale di Orvieto. Queste le parole di Sergio Finetti: “In qualità di presidente dell’Ordine degli Avvocati di Orvieto, in rappresentanza quindi di tutta la locale avvocatura Orvietana, prendo atto con grande soddisfazione e gratitudine” che i senatori Lannutti, Caligiuri e Gramazio “hanno presentato una importante interrogazione al Ministro della Giustizia, con la quale vengono chiesti chiarimenti al Governo, appunto nella persona del Guardasigilli Severino, in merito ai criteri adottati per accorpare Orvieto al Tribunale di Terni, e perché, a fronte di una comprovata efficienza nel Tribunale di Orvieto, non si prenda in considerazione un progetto di ampliamento, che renda lo stesso ancora più vicino ai parametri Ministeriali, senza alcun costo per lo Stato, e senza ingolfare i Tribunali più grandi
Un sentito e sincero ringraziamento, quindi, per l’attenzione prestata alla nostra piccola, ma efficiente realtà giudiziaria, che, purtroppo, non è mai stata presa in considerazione dagli Organi Ministeriali tutti, nonostante da tempo siano stati portati a conoscenza degli stessi i positivi dati di gestione del tribunale di Orvieto, sia sotto il profilo della efficienza e produttività, sia sotto l’altro ugualmente importante profilo del basso costo del nostro presidio di giustizia”.
Con l’interrogazione i senatori chiedono tra l’altro:
– quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda al fine di rendere noti i criteri adottati nell’indicazione di Orvieto quale circondario di Tribunale eventualmente da accorpare con il Tribunale di Terni;
– se non ritenga di assumere iniziative per evitare la paventata chiusura del Tribunale di Orvieto, o quanto meno, adoperarsi per confermare la soppressione degli Uffici dei Giudici di Pace, che non hanno sede ove si trova anche il Tribunale (ad esempio a Città della Pieve, Perugia);
– confermare la soppressione di tutte le sezioni distaccate e “annetterle” al Tribunale circondariale confinante più piccolo (ad esempio Todi a Orvieto e Foligno a Spoleto), considerato che tale soluzioni potrà dare la possibilità ai Tribunale di quello di Orvieto di continuare a dimostrare la propria efficienza ed a guadagnarsi la sopravvivenza successiva, magari mediante un ulteriore progetto di ampliamento che lo renda ancora più vicino ai parametri ministeriale, e senza alcun costo per lo Stato e senza ingolfare i Tribunali più grandi